Europa fotografato dalla sonda Galileo nel 1997

Europa è il quarto satellite di Giove, scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610, assieme ad Io, Ganimede e Callisto utilizzando un banale telescopio a rifrazione da 20 ingrandimenti. Il grande satellite di Giove orbita attorno al pianeta in maniera quasi circolare con un periodo di circa tre giorni e mezzo e possiede una, se pur tenue, atmosfera composta da ossigeno, quasi certamente generato dal vapore acqueo prodotto dalla luce solare che ne colpisce  la superficie ghiacciata.

 

La superficie di Europa è quasi completamente liscia e priva di crateri da impatto, molto probabilmente grazie al costante rimodellamento operato da un oceano di acqua allo stato liquido che dovrebbe trovarsi al di sotto dei suoi ghiacci, teoria parzialmente confutata dalle immagini della sonda Galileo, entrata in orbita nel dicembre del 1995 attorno a Giove, che suggeriscono la presenza di una immensa crosta ghiacciata simile al pack dei mari polari della Terra.

 

Altra caratteristica peculiare di Europa è una serie regolare di striature scure che ne attraversano, incrociandosi tra di loro, l’intera superficie e che dagli esami sprettrografici appaiono come enormi crepe  provocate dagli stress gravitazionali esercitati da Giove.

 

Se l’ipotesi di un oceano liquido di acqua salata a temperatura vicino allo zero sotto la superficie di Europa venisse confermata ci troveremmo di fronte alle migliori condizioni ambientali presenti nel Sistema Solare, al di fuori della Terra, per lo sviluppo di forme di vita elementari.

 

Ed è proprio su questa teoria si basa uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni: Europa Report.

Continua a leggere

Oggi parliamo di un nuovo progetto che si pone l’obiettivo di far rivivere, in live action, grazie alla computer graphic, i più famosi robottoni nagaiani degli anni ’70 realizzando un piccolo fan-movie con protagonisti i Mazinger e Grendizer (Atlas UFO Robot).

Ankoku Grendizer Fan Movie

Da anni i fans si chiedono cosa è successo dopo il ritorno sulla stella Fleed di Duke Fleed (Actarus) e Maria Grace, da anni i fans chiedono di rivedere i propri robottoni preferiti in live action sul grande schermo.

 

A dire il vero di fan fiction che raccontano la vita dei nostri eroi dopo la sconfitta di Re Vega ce ne sono tantissime, come ci sono vari tentativi, più o meno amatoriali, di realizzare dei live action con i robottoni in computer graphic; anche in Italia c’era un progetto, arenato da anni, The UFO, che si proponeva di realizzare un film su Grendizer ma che ha generato per ora solo un trailer, per la verità molto godibile.

 

A cimentarsi oggi nella meritevole impresa di realizzare un fan-film sui mecha di Go Nagai, con risultati, a giudicare dal materiale in circolazione, a dir poco sorprendenti  è  Daniele Spadoni con cui ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere circa il suo nuovo progetto: Ankoku Grendizer.

Continua a leggere

Pacific Rim narra epiche lotte di mostri giganti e robottoni in un live action che qualunque bambino cresciuto negli anni ’70 e ’80 ha sempre sognato, Pacific Rim nasce con tutti i presupposti per essere il più costoso film pornografico della storia dell’umanità ma Guillermo Del Toro lo ha reso un capolavoro.

Pacific Rim

Continua a leggere

Man of Steel, L’Uomo d’Acciaio è il nuovo capitolo cinematografico, targato Christopher Nolan, che riporta sul grande schermo il più famoso supereroe della DC,  dopo il fiasco di Superman Return del 2006, nonché uno dei film di cassetta del 2013. Così non potevo esimermi dall’andare al cinema con la mia nuova t-shirt figlia del merchandise, per quanto comprata da LIDL a 5,90, e pochissime aspettative sia perché tutti i film di Superman fatti fino ad oggi sono praticamente inguardabili[1] e sia perché le recensioni che avevo letto non erano esattamente entusiasmanti. Le mie aspettative non sono state deluse, questa nuova pellicola dedicata all’archetipo del supereroe merita appena la sufficienza. Intendiamoci gli effetti speciali ci sono tutti (per quanto il 3D serva solo a scroccare qualche euro in più da parte della sala cinematografica) e Superman è sempre Superman ma forse il problema è proprio questo.

 

Man of Steel

 

La storia, nonostante i vari rimaneggiamenti, più o meno, la conosciamo tutti: sul pianeta Krypton il neonato Kal-El, figlio di Jor-El e Lara Lor-Van nonché primo nato in maniera “naturale”, dopo centinaia di anni di nascite programmate sul pianeta Krypton, viene inviato sulla Terra con una navicella spaziale poco prima della distruzione del pianeta a causa dello sfruttamento delle sue risorse naturali. Kal-El porterà dentro di se la chiave per salvare quel che resta di Krypton e  sarà destinato a diventare l’anello di congiunzione fra la Terra e l’antica razza aliena; nel frattempo, però, gli tocca crescere in una fattoria allevato da Jonathan e Martha Kent badando alle mucche e ai raccolti. Il giovane Clark, questo il nome che gli sarà dato dai Kent, imparerà pian piano a controllare i propri poteri e grazie all’affetto e alla saggezza dei genitori adottivi riuscirà a metterli al servizio dell’umanità.

 

Continua a leggere

Comincio subito col dire che a me Star Trek Into Darkness è piaciuto, molto. Se voi che leggete, dunque, siete Veri Fan della serie classica o di TNG, se la notte ricordate Gene Roddenberry nelle vostre preghiere fermatevi qui perché da questo momento in poi leggereste solo eresie ed empietà.

 

Into Darkness

 

Partiamo dal peccato originale: la Paramount Pictures nel 2007 decide di rilanciare il brand di Star Trek affidando il progetto al giovane produttore cinematografico, sceneggiatore e regista, stella in ascesa nel panorama televisivo USA e garanzia di successo assicurato, J.J. Abrams. Come va tanto di moda in questi anni di scarsa creatività e di ricerca di un facile riscontro di pubblico, Abrams opta per un reboot dell’Universo Trek introducendo una variabile impazzita nel continuum spazio temporale che porterà alla biforcazione dello stesso e alla creazione di un universo alternativo. In breve viene introdotto il personaggio di Nero, un romulano deciso a colpire lo Spock del 2387 colpevole, secondo lui, di non aver impedito la distruzione di Romulus a causa di una Super Nova e decide di ripagarlo con la stessa moneta quando, tornati lui e Spock casualmente indietro nel tempo, userà le tecnologie più avanzate del secolo successivo e la materia rossa ideata dall’Accademia delle Scienze di Vulcano per creare un buco nero all’interno del pianeta natale dei vulcaniani, annientandolo.

 

A questo punto mi volete far credere che possa essere ancora vero tutto quello che sappiamo della serie classica?

 

Continua a leggere