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Lunedi prossimo alle ore 18.00 ora di Washinghton D.C., per festeggiare i 50 anni della NASA il Deep Space Network(che compie 45 anni), attraverso una stazione di trasmissione a Madrid, invierà nello spazio profondo, verso la stella polare, a 431 anni luce, le note della canzone dei Beatles “Across the Universe”, titolo decisamente azzeccato. Ora il problema più grosso è capire quanto dovranno pagare alla SIAE per la trasmissione intergalattica… probabilmente costa meno progettare un’astronave per andarci direttamente. Intando al porto di Bari in un camion proveniente dalla Grecia sono stati trovati, fra frutta e verdure, due casse contenenti due AMRAAM, missili aria-aria a medio raggio. Ora escluderei un attacco al Petruzzelli e anche un bombardamento su Pane e Pomodoro andrebbe fatto d’estate… forse è più plausibile un attacco alle signore che preparano le orecchiette nelle strade di barivecchia da parte degli integralisti armati dello gnocco di patate, chissà…

Caduto un governo se ne fa un altro, come giusto, però sono curioso di sapere come hanno vissuto questi giorni di “incertezza” quei parlamentari che non hanno ancora “maturato” l’indennità pensionistica. Un tempo avevo l’illusione che chi fosse chiamato a governarci non badasse più di tanto ai propri interessi, o meglio che lo facesse ma su larga scala, invece ho scoperto, con triste disillusione che spesso, molti politicanti eletti qui e li si attaccano alle briciole.
Pensavo di darmi all’agricoltura; ho scoperto oggi che esistono le “blue-chips”, no non ho detto che voglio diventare un broker ma che esistono delle vere e proprie patate blu ottenute attraverso incroci e già commercializzate in Svizzera. Secondo me mettersi a coltivare queste patate renderebbe molto sul breve periodo. Del resto non si sa mai cosa ti può succedere se un satellite spia americano fuori controllo, pesante più di un SUV rischia di cascare sulla Terra e non si sa bene dove. Se dovesse incrociare la rotta del charter tedesco di nudisti che dovrebbe a breve svolazzare sui cieli europei sarebbe un vero disastro.

Time Bokan è il nome di un ciclo di anime realizzato dagli studi di animazione Tatsunoko, partito nel 1975 che continua fino ad oggi con la sua nona serie, la riproposizione della più nota delle Time Bokan: Yattaman.
Ho appena avuto la possibilità di vedere il primo episodio in giapponese della nuova serie di Yattaman (purtroppo uno dei creatori della serie, Jinzo Toriumi, ci ha lasciato in questi giorni) e che dire… a parte il flusso di ricordi alla girella l’anime è esattamente la stesso di oltre 25 anni fa con, forse, Gan-Chan e Ai-Chan ancora più imbecilli di un tempo e un trio Drombo assolutamente strepitoso, dopo essersi separato alla fine della serie originale inconsapevole che si sarebbe riunito dopo pochi metri… beh c’è voluto più del previsto per percorrere quel pezzo di strada ma eccoli con Miss Dronio eccitante come un tempo e con i giocattoli strampalati di Boyakki proprio come allora.
E a proposito di giocattoli e giapponesi, un’altra news dallo spazio(e sono tre in tre giorni). Un progetto giapponese porterà in orbita il primo aereoplanino di carta, non non è uno dei “robot sorpresa della settimana” ma tutto nasce dall’idea di Takuo Toda del Japan Origami Plane Association che ha convinto l’università di Tokyo a sponsorizzare l’iniziativa. Così dalla ISS, adeguatamente trattato, decollera un vero aereoplanino di carta. Scopo della missione studiare “Aerei Spaziali” obiettivo, velatamente dichiarato, stimolare i sogni e la fantasia dei bambini.

Da piccolo volevo fare l’astronauta. Tutti i bambini, negli anni settanta, volevano fare l’astronauta, c’era ancora nell’aria il sapore della corsa allo spazio, la Luna era stata raggiunta da poco e sembrava che 2001 Odissea nello Spazio non fosse poi così fantascientifico. Oggi i viaggi spaziali sono quasi un ricordo lontano (non so più nemmeno a quando hanno rinviato il lancio dello Shuttle) e i bambini da grande vogliono fare i calciatori, non perchè gli interessi il “pallone” ma per potersi riciclare in personaggi televisivi usa e getta.

Intanto arriva dal museo di Storia Naturale di New York la presentazione da parte di Richard Branson della SpaceShiop Two: una vera e propria navetta spaziale in grado di portare in orbita fino a 6 passeggeri già dal 2009. Il costo di 200.000 dollari ovviamente non è accesssibile ai più, ma quale modo migliore di spenderli? Sarà una trovata pubblicitaria, una scommessa commerciale o vero e proprio spirito pioneristico ma dopo quella statua su Marte un’altra notizia piacevole. Stephen Hawking comunque si è prenotato :-)

La Statua su Marte Da sempre gli alieni nell’immaginario collettivo hanno dimorato su Marte, il pianeta del sistema solare più simile alla Terra se pure inabitabile. Da sempre le missioni spaziali hanno cercato invano vita sul pianeta rosso. Anni fa foto dall’orbita rivelarono la scultura di un faccione gigante poi smentito dalle foto effettuate nelle orbite successive. Oggi le sonde Spirit e Opportunity eredi del Pathfinder che ci aveva appassionato un po’ di anni fa scorazzano liberamente su Marte alla ricerca di forme di vita e proprio da Spirit ci proviene un’immagine che mostrerebbe una statua di donna fra le sabbie marziane. Giochi di ombre, manipolazioni… la foto proviene dal sito della NASA che ovviamente non rilascia commenti, qualunque cosa sia è sempre affascinante pensare alla possibilità di altre forme di vita da qualche parte.]]>