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Dopo sei anni ritorna X-Files con una nuova avventura per gli agenti Mulder e Scully, nuovamente sul grande schermo dopo il deludente film di 10 anni fa. Che dire: rivedere la strana coppia di agenti dell’FBI di nuovo alle prese con il paranormale è come fare una rimpatriata con dei vecchi compagni di scuola, piacevole, forse un po’ stucchevole al limite vagamente noioso; tuttavia devo ammettere che contrariamente alle mie aspettative la formula di X-Files non risente affatto dell’età, anzi atmosfere, storia, caratterizzazione dei personaggi sono assolutamente in linea con le moderne serie americane tanto che, se potessi, suggerirei a Chris Carter di fare un sequel, un prequel, un remake, un reboot o quello che va più di moda oggi basta che lasci a casa Robert “T1000” Patrick. Unica nota stonata…spoiler…ma c’era proprio bisogno di farli accoppiare quei due?

« Le macchine emersero dalle ceneri dell’incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente…OGGI »

Nel 1984 giunge dal futuro un androide deciso ad uccidere, Sarah Connor, la madre di John, l’uomo che nel 2029 avrebbe condotto gli umani, superstiti dalla guerra nucleare, nella lotta contro Skynet e il suo esercito di Terminator.
Sarah Connor riesce a sfuggire alla terribile macchina da guerra e a distruggerla in una pressa idraulica, ma saranno proprio i rottami del T-800, ritrovati da Myles Dyson, direttore della Cyberdyne Systems a permettere la ricerca finanziata dal governo, per la costruzione da parte della Cyberdyne di un esercito di androidi da combattimento…

…di questi giorni la notiza che la Cyberdyne inc., una società giapponese, darà inizio alla produzione in larga scala di Repliee R-1, un androide con le sembianze di una bambina di 5 anni ricoperta di pelle al silicone, una cinquantina di sensosri e una quantità di servomeccanismi che insieme alla possibilità di articolare un certo numero di parole la rende in grado di esprimersi come una bambina di cinque anni e di essere, secondo le intenzioni dei suoi creatori, in grado di interagire con anziani e disabili.
Nei mesi scorsi la Cyberdyne era salita alla ribalta delle cronache con l’annuncio della commercializzazione degli HAL(Hybrid Assistive Limb), esoscheletri in grado di aiutare i disabili e… potenziare gli umani…

Da tempo volevo vedere “I Figli degli Uomini”, il film di Cuaron sul soggetto della scrittrice P.D.James, e devo dire di non essere rimasto deluso. La storia è ambientata a Londra nel 2027 in un universo distopico dove per qualche motivo, da diciotto, anni l’umanità non riesce più a procreare e in un mondo dove tutti sono in guerra fra loro. In una Londra che cerca di mantenere i fasti di un tempo con una serie infinita di piani sequenza vediamo le gesta Theo che si trova, suo malgrado, a dover salvare Kee e insieme a lei la sola speranza dell’umanità, la prima bambina nata dopo 18 anni. L’obiettivo è raggiungere la nave dall’emblematico nome “tomorrow” sfuggendo a spietate organizzazioni terroristiche, passando per veri lager creati per gli immigrati e attraversando una guerra civile che ricorda molto da vicino gli avvenimenti della ex-Jugoslavia degli anni ’90. (Meravigliosa la scena del carro armato che bombarda un edificio pieno di terroristi e tutti si fermano per far passare la bambina come fosse il Salvatore).

La nuova, vecchia NCC1701 senza A,B,C,D,E... Il successo di Star Trek è sempre stata l’Enterprise. Mai nella storia della fantascienza ad una nave è stato dato un nome più evocativo di quello. L’Enterprise nel corso di oltre trent’anni è stata, per i fan di una serie TV, una specie di icona, ha rappresentato un luogo della mente a cui tornare. Ecco dunque che Deep Space 9 pur essendo la migliore fra le serie Trek non ha avuto l’appeal della serie classica e di Next Generation, mancava l’Enterprise ed ecco il perchè di Voyager prima e di Enterprise poi; ci vuole una nave, un punto fisso e allo stesso tempo in grado di spostarsi fino a dove nessun uomo è mai giunto prima. L’Enterprise, quella classica, rappresenta un luogo immaginario dove esiste una società utopica. Una società, quella creata dal compianto Gene Roddenberry, in cui il bene e il male hanno ruoli ben distinti e definiti e non ci sono zone grigie di confine, e tutto molto semplice, netto, rilassante. Sull’Enterprise non c’è il collega invidioso che vuole fregarti la promozione e se c’è è da tutti inviso e non elogiato per la sua scaltrezza. Kirk è il comandante per le sue capacità e _nessuno_ lo mette in discussione, quello che dice è legge, non perchè incuta timore o paura e nemmeno per il rispetto dovuto ai superiori ma solo perchè ha dimostrato, infinite volte, che quello che dice e fa è giusto e se decide di infrangere la prima direttiva ci sarà un motivo e se dovrà pagare le conseguenze delle sue azioni non cercherà mai di dare la colpa a Uhura.

Rieccoci nuovamente al cinema per un nuovo film, l’undicesimo, ambientato nell’universo della Federazione Unita dei Pianeti… questa volta assisteremo ad un nuovo prequel o meglio ad una nuova storia ambientata prima che il Capitano Kirk diventasse leggenda. Nuovi attori interpreteranno le vecchie conoscenze della serie classica, avremo un nuovo capitano Kirk, Zacary Quinto dhe dopo Sylar di Heroes interpreterà Spock e sopratutto tornerà, con la magia dei moderni effetti speciali, l’Enterprise, quella vera, dalle forme semplici e geniali senza l’NX del prototipo e senza lettere dell’alfabeto dopo il nome; il tutto sotto la direzione di J.J. Abrams che francamente, da Alias a Lost, non mi ha mai entusiasmato più di tanto. Rumors dicono che la serie rispetterà il più possibile i canoni della timeline classica, senza avvenimenti improbabili come per Enterprise. Il fandom è concorde nel dire che Star Trek XI avrà due sole possibilità o rilancerà il merchandise portando magari ad una nuova serie o distruggerà semplicemente quello che rimane dell’universo di Gene Roddenberry. Io credo che il film potrà pure essere mediocre ma che Star Trek non finirà qui.