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Questo post ha origine dentro Moon Base, non mi soffermerò adesso a descrivere la base, mi limiterò a dire che è un bellissimo luogo “virtuale” per appassionati della lettura, della fantascienza, dei telefilm e in generale tutto ciò che si discosta totalmente da un approccio ai media di tipo mainstream.

Tornando al post, si discuteva (fra l’altro) della capigliatura diversamente naturale di Katy Perry (nella foto), alla quale, dopo aver doppiato Puffetta nel nuovo colossal hollywoodiano su “I Puffi”,  sono venuti i capelli blu, quando ho chiesto quanto sarebbe scesa ulteriormente in basso la mia credibilità dopo una galleria sulle Bluegirls. Ed eccoci qui.

(Le foto sono state scaricate con una piccola ricerca su Tumblr e la maggior parte sono state prese da qui)

 

OK, quasi quasi apro un contest!

Dopo la signorina, che per allietare il rientro dalle festività natalizie, ci aveva deliziato con le sue grazie dedicandole a questo blog, ecco che un’altra ragazza “si concede” per la causa. :-)

Ora, sarà che in questo sito, cominciano ad esserci troppe tette e di ciò iniziano a soffrirne un po’ anche le chiavi di ricerca, resta il fatto che l’argomento rimane personalmente molto affascinante; non solo non posso esimermi, dunque, dall’accontentare l’esplicita richiesta di pubblicazione della dolce signorina Acquarion, ma la ringrazio per essersi così prestata a quello che rischia di diventare un gioco estremamente divertente(*)

Non rimane, quindi, che ringraziare, le simpatiche anonime(ovviamente) ammiratrici di questo blog per il delizioso contributo.

(*) gli exif sembrerebbero suggerire l’uso di un software di fotoritocco, se di fotomontaggio si tratta, però, è fatto davvero bene e la risoluzione delle foto è altissima, persino più alta di quelle pubblicate; credo, quindi, che le immagini siano state solo ritagliate per togliere il viso :-)

Siamo più o meno ai tempi nostri, con la differenza, che un virus in grado di provocare una sindrome di degenerazione neurologica (SDN) ha devstato il pianeta infettando tutta la popolazione mondiale e dimezzandola. Non esiste cura per l’SDN anche se un ricercatore riesce a trovare, in un farmaco estratto da alcune piante della foresta pluviale, un principio attivo in grado di bloccare la malattia: l’Absolon. L’Absolon deve essere, però, somministrato una volta al giorno ed è un farmaco il cui costo oltre ad essere proibitivo, dal momento che la foresta pluviale è in via di estinzione, è controllato da una multinazionale guidata da Murchison che in poco tempo è diventata un soggetto in grado di controllare persino le scelte dei governi.

Lo scienziato che ha scoperto l’Absolon viene assassinato e Norman Scott è l’investigatore assegnato alle indagini. In breve il poliziotto si troverà coinvolto in un affare decisamente più grande di lui e diventerà il protagonista inconsapevole di una storia che salverà l’umanità dal più grande flagello che abbia mai dovuto subire. Norman Scott(Christopher Lambert) insieme alla bellissima Dottoressa Claire Whittaker(Kerry Brook), collaboratrice dello scienziato assassinato dovrà vedersela con Murchison(Ron Perlman) e con un cattivissimo (quanto sfigatissimo) Agente Walters (Lou Diamond Phillips) intenzionati a impedire a Scott di scoprire la verità e, per questo, disposti ad ucciderlo, in una serie di inseguimenti, scazzottate e sparatorie.

Questo Absolon-Virus Mortale in realtà è una noia mortale, la storia è banale, anche il colpo di scena finale è degno di un fumetto di Topolino.  L’unico spunto interessante riguarda il fatto che la moneta, in questo nuova realtà, è stata sostituita da minuti di vita(grazie all’Absolon) che vengono usati come merce di scambio; chi ha un lavoro avrà abbastanza tempo da vivere, chi non ce l’ha è condannato a morte (hanno così risolto i problemi del precariato). Christpher Lambert è imbolsito come non mai e Lou Diamond Philips è una macchietta tragicomica. Si salva solo Kerry Brooks (le sue tette non la sua recitazione) e Roberta Angelica nei panni del Detective Ruth Bryany che non so chi sia però è quasi capace di recitare.

Approfitto del post per una galleria fotografica della signorina Kerry Brook, che tutto sommato, è un gran bel vedere.

Eccomi qui a parlare dell’ultima fiamma, è il caso di dirlo, del Dottore, come quale Dottore? Ho capito cercavi le tettone e devi esserti perso.

 

Dicevo eccomi a parlare dell’ultima compagna di viaggio di Doctor Who a partire dalla quinta stagione:  Amelia Jessica “Amy” Pond. Il Dottore incontra Amelia da bambina, subito dopo l’undicesima rigenerazione, le promette di ritornare in cinque minuti, ma il Tardis, a volte, si sa… così il Dottore ritorna sì, ma dopo dodici anni, giusto in tempo per farsi aiutare dalla ventunenne Amy a salvare la Terra dagli ataraxi e andare via solo per tornare di nuovo dopo due anni ed invitarla a viaggiare con lui.

 

Beh, dopo la parentesi di Donna Noble, Amy è esteticamente uno spettacolo per la vista anche se, forse, Karen Gillan, la bellissima rossa scozzese venticinquenne che interpreta la compagna del Dottore, non è sempre all’altezza del ruolo. Comunque se vi piacciono le rosse e volete la conferma che, sotto il regno di Elisabetta II, le donne si truccano male e si vestono peggio, non perdetevi questa galleria.

 

Quale miglior tributo per questo blog? :-)

Certo qualcuno dirà che è un po’ volgare, però, dai,  questa ammiratrice ha un notevole davanzale, davvero un grosso spazio pubblicitario! (Sotto le foto in aaaaaaalta definizione)