Articoli

…sì, com’erano le donne prima che io nascessi, qual’era, allora,  l’ideale di bellezza femminile.

Oggi un’amica mi ha chiesto cosa ci sia di male ad andare dal chirurgo estetico. Niente, ovviamente, però voglio ricordare a lei e a me che la bellezza non è solo estetica, la bellezza fisica non solo non può durare in eterno ma dipende anche dalle mode del momento, dipende dai gusti, dipende da quello che uno è o vuole diventare. Due tette rifatte saranno anche esteticamente gradevoli da guardare ma da sole non bastano per rendere una donna bella.

Per questo motivo mi è venuto in mente di proporre una galleria abbastanza particolare o forse è solo una scusa per far vedere un po’ di tette. Le donne che vedremo di seguito, comunque, hanno in comune due caratteristiche: tutte loro si sono fatte fotografare in queste pose prima che io nascessi e sono apparse nel paginone centrale di Playboy. C’è poco da dire sono tutte bellissime ma di una bellezza sconvolgentemente diversa da quella che si può vedere oggi in TV o sullo stesso Playboy.

 

Ieri sera guardavo un episodio di Fringe sugli esperimenti esoterico-scientifici dei nazisti e, come sempre, ogni volta che penso alle atrocità perpetrate da Terzo Reich mi è tornata in mente la serie TV “Gli Eroi di Hogan”.

 

“Gli Eroi di Hogan” (Hogan’s  Heroes)è una sit-com made in USA trasmessa dalla CBS fra il 1965 e il 1971 per ben 6 stagioni e 168 episodi complessivi e che ha avuto un discreto riscontro sulle TV locali anche da noi a partire dagli anni ’80. Ancora oggi, facendo zapping in quel che resta della TV analogica, non è raro imbattersi in qualche episodio di questa intelligentissima serie televisiva.

 

LA SERIE

 

“Gli Eroi di Hogan” è ambientata in un campo di concentramento nazista, lo Stalag 13, in piena  Seconda Guerra Mondiale e i principali protagonisti delle storie sono proprio i “prigionieri di guerra” ospiti di questo campo e coordinati dal più alto in grado fra loro, il colonnello della U.S.Air Force, Robert Hogan (Bob Crane).

 

Lo Stalag 13, dove sono rinchiusi il colonnello Hogan e gli altri soldati alleati è comandato dall’incapace colonnello della Wehrmacht,  Oberst Wilhelm Klink(Werner Klemperer), che ne ha fatto il miglior campo di concentramento di tutta la Germania  da cui non è mai stata registrata un’evasione.

In realtà lo Stalag 13, con la sua rete di tunnel sotterranei, è di fatto un avamposto alleato nel cuore della Germania Nazista, sia a causa della totale incapacità del Colonnello Klink e dei suoi uomini di controllare i prigionieri, sia grazie alle straordinarie capacità degli Eroi di Hogan che utilizzano lo Stalag 13 come base da cui far partire missioni segrete e di appoggio alla Resistenza, custodendo persino degli apparati ricetrasmittenti con cui comunicare con Mamma Orsa, nome in codice del Comando Strategico britannico in Gran Bretagna.

 

“Gli Eroi di Hogan” è una serie comica dai toni surreali: i soldati tedeschi non vengono presentati come aguzzini ma come delle simpatiche canaglie, il buon sergente maggiore Hans Schultz(John Banner), ad esempio, è un simpatico grassone la cui frase più ricorrente è “io non ho visto niente” detta mentre, magari, il Colonnello Hogan si prepara un caffè utilizzando una miscela arabica importata dal Brasile.

Lo stesso Colonnello Klink, è sempre disposto a chiudere un occhio sulle malefatte di Hogan e ha come unico obiettivo quello di mantenere il primato di comandante del miglior campo di concentramento tedesco, il suo motto è  “Nessuno è mai riuscito a scappare dal Campo 13”  e la cosa importante, per lui, è di evitare di contrariare i superiori,cercando di evitare il “Fronte Russo“, in attesa della promozione a generale che aspetta da decenni.

Insomma lo Stalag 13 a volte sembra davvero un villaggio vacanze e per Hogan e i suoi uomini manca soltanto la vasca idromassaggio.  E’ interessante anche osservare come nella serie vengono rappresentati i soldati alleati delle varie nazionalità. Il telefilm è infatti infarcito dei classici stereotipi made in USA su francesi e inglesi mentre pecca di un’eccessiva benevolenza nei confronti dei soldati yankee.

 

Forse ridere di un periodo storico buio come quelle delle persecuzioni naziste ai prigionieri di guerra non è del tutto politically correct, e la serie, che dipinge i tedeschi come degli idioti totali e gli americani come geni della strategia, mostra una realtà leggermente parziale, “Gli Eroi di Hogan” rimane, tuttavia,  una delle sit-com più divertenti degli anni ’70-’80 ed è capace di strapparmi una risata anche oggi dopo trent’anni.

 

La famiglia Addams è una delle sit-com più riproposte dalle TV italiane, nella sua prima versione in bianco e nero, già dagli anni ’60. Il telefilm in realtà ripropone una serie di personaggi creati da Charles Addams, già pubblicati negli anni ’30 in una striscia a fumetti sul New Yorker.

 

LA STORIA

 

La Famiglia Addams utilizza la satira e lo humor nero per sbeffeggiare la società borghese americana degli anni ’60 e ci riesce così bene che molte trovate sono ancora oggi attuali. Gli Addams sono una poco classica famiglia americana decisamente controcorrente rispetto agli standard, pur essendo immensamente ricchi, infatti vivono in una sorta di enorme, lugubre,  casa stregata con tanto di cancello rugginoso e cigolante.

 

Il Capofamiglia Gomez Addams è un uomo d’affari con la passione per i trenini elettrici e per il francese pronunciato dalla sua affascinante quanto inquietante moglie Morticia, sempre vestita di nero  e intenta a curare le sue piante carnivore. Figli di Gomez e Morticia sono Pugsley con i suoi giocattoli esplosivi e Mercoledi intenta a decapitare la sua bambola Maria Antonietta. Con loro vivono Nonna Addams una sorta di strega capace di volare sulla scopa e preparare pozioni misteriose, l’elettrico Zio Fester, in grado di accendere una lampadina tenendola in bocca e il “capellone” cugino Itt (una strana creatura che parla un linguaggio incomprensibile a tutti tranne che agli Addams e con capelli lunghi fino ai piedi che nascondono completamente il suo corpo). Completano il quadro il maggiordomo Lurch, tanto somigliante al Mostro di Frankenstein cinematrografico, e che si esprime a monosillabi e Mano, una vera e propria mano mozzata che compare da ogni anfratto della casa per soddisfare le richieste dei vari componenti della famiglia.

 

Le storie sono molto divertenti e spesso si basano su equivoci che nascono dallo scontro dello stile di vita degli Addams con quello del resto del mondo scontro dal quale emerge, spessissimo, che non è detto che i “normali” non abbiano, anche loro, un lato terrificante.

 

CRONOLOGIA

 

Della Famiglia Addams, oltre ai telefilm, sono state realizzati cartoni animati, film e videogames.
Di seguito una breve cronologia delle varie produzioni.

 

1964-1966 – La famiglia Addams (serie TV)
1973 – The Addams Family (Cartone Animato)
1977 – Halloween with the New Addams Family (Film TV)
1991 – La Famiglia Addams (Film)
1992 – The Addams Family (Cartone Animato)
1993 – La Famiglia Addams 2 (Film)
1998 – The Addams Family Reunion (Film)
1998-1999 – The New Addams Family (serie TV)

 

IL CAST

 

Gomez Addams – Ted Cassidy
Morticia Addams – Carolyn Jones
Lurch – Ted Cassidy
Zio Fester – Jackie Coogan
Pugsley Addams – Ken Weatherwax
Mercoledi Addams – Lisa Loring
Nonna Addams – Marie Blake