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L’altro giorno,  a pranzo coi colleghi, si parlava di televisione, dai primi modelli a valvole con le trasmissioni di un solo canale RAI, fino all’avvento della televisione a colori e delle TV private, con trasmissioni sempre più trash e che mai avrebbero potuto trovare asilo da Mamma RAI. Così, passando da Il Pranzo e Servito di Corrado, al Gioco delle Coppie di Predolin siamo finiti, più o meno inevitabilmente, a parlare di Colpo Grosso.

Colpo Grosso

Tutti, anche i più giovani, ricordano Colpo Grosso, se non altro perché è diventato un vero e proprio fenomeno di costume essendo riuscito trasporre in un quiz/varietà televisivo, il sesso della commedia all’italiana, quella delle soldatesse e delle liceali, delle poliziotte e delle infermiere di Gloria Guida ed Edwige Fenech.

 

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Professore, le devo confessare che la mia ricerca sessuale è un buco profondo e credo vada molto oltre la sua immaginazione. (Moana Pozzi in Buco profondo – L’insaziabile viziosa)

Questi giorni, fra gente che senza alcun titolo, esperienza o buon senso si fa garante di promuovere nuove leggi elettorali che segneranno il paese per i prossimi venti anni e pazzi furiosi che arringano alle folle proponendo rivolte da salotto per rimpinguarsi il portafogli, in varie occasioni, mi sono ritrovato a pensare ai tempi in cui in Italia c’era il pentapartito, quel sistema politico per il quale, chiunque vincesse le elezioni, alla fine a governare erano sempre gli stessi, ma con talmente tanti veti incrociati da rendere improbabile qualunque deriva autoritaria e comunque sempre sotto l’attenta vigilanza internazionale, insomma mi sono ritrovato a pensare alla situazione socio-politica degli anni ’80.

Moana Pozzi

Ma questo non vuole essere, non è, un post politico, non lo è perché ormai da tempo, vuoi perché invecchio, vuoi perché in fondo penso che gli italiani non meritino nulla di diverso da quello hanno, la voglia di fare analisi politiche ha lasciato il posto a quella di cazzeggio, dunque passare dal pentapartito a Craxi, fino a Moana Pozzi è davvero un attimo.

 

Moana Pozzi nasce a Genova il 27 aprile 1961, oggi, se un male incurabile non l’avesse portata via, avrebbe dunque 53 anni e probabilmente sarebbe da 15 anni deputato della Repubblica, magari pure con giusti meriti. Ma io non voglio parlare della sua carriera di opinionista, showgirl, scrittrice, opinion leader, politico e via discorrendo; voglio ricordare Moana Pozzi per la sua incommensurabile carriera di pornostar.

 

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Rome è una serie TV creata dalla HBO in collaborazione con la BBC e Rai Fiction e girata negli studi di Cinecittà, 22 episodi in  due stagioni per una magnifica fiction televisiva “in costume” ambientata a metà del primo secolo Avanti Cristo.

Generalmente sono molto scettico di fronte a rappresentazioni storiche in costume, se si tratta di telefilm poi… beh questa volta mi sono pentito di aver aspettato tanto per vedere Rome.

 

RomeLA STORIA

 

Siamo nel 51A.C e Caio Giulio Cesare, dopo otto anni, ha appena concluso la sua campagna militare nella Gallia Occidentale ed è pronto a tornare a Roma da conquistatore, ma la Repubblica Romana  non è più quella di un tempo: intrighi, tradimenti di palazzo, decadenza della casta patrizia costringeranno Cesare a prendere in mano la situazione per tentare di salvare la città e la Repubblica da se stessa.

 

Tutto questo ci viene mostrato intrecciando la storia di Roma con la storia personale di due soldati della XIII legione,  il centurione “Prima Lancia” Lucio Voreno e il legionario Tito Pullo (personaggi di cui si trova traccia nel De Bello Gallico) che avevano accompagnato Cesare nella campagna in Gallia e che dopo la resa di Vercingetorige erano tornati a Roma insieme a lui.

 

Assisteremo dunque alle disavventure famigliari di due veterani di guerra romani mentre attorno a loro la Repubblica si sfalda e si trasforma pian piano nell’Impero Romano; vedremo lo scontro politico e militare fra Giulio Cesare e Pompeo Magno, vedremo Cesare morire nel Senato per mano di Cassio e Bruto e vedremo l’ascesa di Cesare Ottaviano che, da  ragazzino spaurito, si trasformerà in abile stratega e prenderà in mano le sorti della Repubblica colpendo con ferocia chiunque gli ostacolerà il cammino fosse la madre, Azia dei Giulii (interpretata dalla meravigliosa Polly Walker), la sorella Ottaviana, Marco Tullio Cicerone, fatto assassinare quando diventato scomodo, o il padrino Marco Antonio prima nemico, poi cognato e alleato e poi esiliato in Egitto dove troverà la morte insieme alla sua amante, Cleopatra per ordine dello stesso Ottaviano.

Polly Walker - AziaVedremo le gesta erotiche di Cleopatra, gli amori folli di Azia, l’atroce vendetta di Servilia dei Giunii umiliata da Giulio Cesare, assisteremo in pratica ad una lezione di storia che per quanto romanzata, ci riporta sui banchi di scuola e ci svela che la sfilza di date e le noiose battaglie lette sui libri potrebbero avere un’altra, diversa e divertente chiave di lettura.

 

LA SERIE 

 

Rome  è una delle produzioni televisive fra le più costose della storia e questo non ha aiutato alla realizzazione di una terza stagione, ma è stato anche uno dei più grandi successi della HBO e della BBC. In Italia, ovviamente, la serie è stata trasmessa senza alcun lancio pubblicitario e malamente censurata su Rai 2, nel marzo del 2006, per poi essere riproposta in versione integrale su Rai 4.

La serie ha vinto nel 2006 4 Emmy Awards e nel 2008 si è parlato di produrre una pellicola cinematografica a partire dalle vicende narrate, anche se il progetto, per ora risulta fermo.

 

Femen ItalicheCerto che a leggere i giornali vengono i brividi.

 

Poliziotti che manifestano contro la madre del ragazzo ucciso, per errore durante un controllo, da alcuni loro colleghi, un ex-comico che dice che il Governo non è necessario per fare le leggi (poi dicono che non fa ridere), un vecchio Presidente della Repubblica che dopo aver firmato le peggiori idiozie partorite dal vecchio satrapo tira fuori le palle rimanendo l’unico a cercare di rimettere in rotta un paese alla deriva e un Parlamento pieno di cittadini allo sbaraglio.

 

In tutto ciò gruppi hacker politicizzati “attaccano” il sito web di un sindacato minore di polizia e se ne vantano con i parenti e mentre vengono presentate, con una mostra fotografica, le Femen italiane[1], a Cipro decidono per un prelievo forzoso dai conti correnti per salvare il paese, l’Europa e il mondo. (Questo in realtà mi tira su dopo aver visto il mio ultimo estratto conto)

Ma non finisce qui, mentre è in corso il più grande attacco informatico di tutti i tempi (se non ve ne foste accorti), Renzi si appresta ad andare da Amici di Maria de Filippi e a Napoli vengono affissi dei cartelloni pubblicitari inneggianti al femminicidio[2]: Dexter passava di candeggina e poi controllava col luminol, oggi basta uno smacchiatore per “Eliminare tutte le tracce” e naturalmente il neoeletto presidente della Camera è già pronto ad un’interrogazione parlamentare.

elimina

L’italia… se non ci fosse bisognerebbe inventarla!

 

[1] parlare delle Femen, ovviamente, è solo una becera scusa per far aumentare le visite

[2] che brutta parola

 

 

Un'amica di Ucronìa.it

Un’amica di Ucronìa.it

Oggi parliamo di Donna Lange; no non è un’attrice televisiva americana se pure il nome sarebbe adatto, ma è la protagonista di un insolito fatto di cronaca nera avvento a Seattle il 12 gennaio scorso, come riporta la versione USA dell’Huffington Post

 

La polizia, infatti, avrebbe serissimi sospetti circa la possibilità che Donna abbia soffocato e ucciso, dopo un litigio sul camper dove vivevano, il suo ragazzo.

 

Beh lo so, di fatti del genere ne accadono molti e  in ogni dove, il fatto insolito di questo omicidio però è l’arma del delitto. Gli inquirenti, infatti, non hanno avuto alcuna difficoltà a ritrovarla dal momento che i testimoni hanno dichiarato di aver visto Donna trascinare il fidanzato dietro il camper per poi soffocarlo a morte usando il suo prorompente seno.

 

La più grossa difficoltà per la polizia è stata dunque quella di catalogare le prove, già li vedo ad appicciare un cartellino sull’arma del delitto.

 

In realtà questo genere di omicidi sono più diffusi di quanto si creda, al punto di sembrare più che altro una leggenda metropolitana. Ad esempio a novembre scorso, un avvocato tedesco Tim Schmidt ha sostenuto la sua ragazza avesse cercato di soffocarlo con la sua quinta di seno facendo finta si trattasse di un gioco erotico. Nel 2010 invece una madre britannica di tre figli ha quasi soffocato il suo fidanzato con la sua sesta scambiando per eccitazione gli spasmi del ragazzo fino a quando questo ha perso conoscenza, inutile dire che la coppia non ha avuto vita lunga :-)

 

NOTA Quella nella foto non è Donna Lang ma un’amica di Ucronìa.it