Ciò che però, invece, è eticamente inaccettabile è la scelta di far esibire un corpo svestito in uno spazio urbano frequentato dalle famiglie e dai bambini che di sabato sera si concedono un momento di relax e di riposo, passeggiando nel borgo antico. Innanzitutto, perché il senso del pudore esige il massimo rispetto ma soprattutto perché è intollerabile sfruttare il corpo di una donna per suscitare scandalo e provocare irrazionale stupore.

Questa la risposta dell’Arcidiocesi di Lecce allo spettacolo proposto dall’artista contemporaneo Franco Losvizzero con una ragazza, mascherata da coniglietta con il corpo dipinto di bianco, che ha attraversato nuda le vie del centro storico della città…  senso del pudore delle famiglie e sfruttamento del corpo della donna.

Al di là delle intenzioni dell’artista, che se è vero che ha portato questo spettacolo in giro in tanti musei di tutto il mondo è pure vero che non poteva non immaginare  la reazione della gente nel vedere una donna nuda dipinta di bianco in giro per strada in una città del sud italia,  rimane interessante analizzare la reazioni.

A gridare allo scandalo, infatti, non sono state le ragazze o le donne che, evidentemente,  non hanno ravvisato alcuno sfruttamento sessista, non sono stati di certo i giovani e gli adolescenti, che probabilmente non hanno mai guardato con tanta attenzione un opera d’arte e di certo non sono stati i bambini che, ovviamente, sono rimasti estasiati dal coniglio bianco dalle fattezze di una donna che, come in un immaginario paese delle meraviglie, passeggia insieme a loro nei vicoli della città; a rimanere “sconvolti”, “scandalizzati”, a gridare “vergogna!” fra la folla, come racconta  lo stesso Losvizzero, sono stati uomini oltre la cinquantina esemplari con una doppia moralità e portatori di pulsioni negative… lo stesso target insomma delle puttane di strada.

La verità è che una donna nuda che si esibisce in una performance teatrale come “Un coniglio alla mia tavola” non è uno spettacolo erotico, non può provocare alcun disordine morale alle famiglie, non è sfruttamento della donna, non è pornografia, ma solo la dimostrazione della bellezza che si contrappone alla visione imposta all’uomo timoroso di Dio che vede la natura foriera di tentazioni da cui un animo puro deve rifuggire salvo poi, anelarvi in segreto e scompostamente.

2 commenti
  1. Andrea Spadano
    Andrea Spadano dice:

    Dal mio punto di vista, l’arte è espressione di un talento creativo, qui dove sarebbe il talento dell’artista? Nell’aver dipinto il corpo della ragazza?
    Questo sa farlo chiunque.
    Nell’averle fatto indossare una maschera che richiama un personaggio (il bianconiglio), che non è stato inventato da lui?
    Una cosplayer qualsiasi, anche alle prime armi, avrebbe saputo fare molto meglio.
    Dov’è la sua creatività?
    Nell’aver fatto camminare questa ragazza così conciata, sottoposta al giudizio degli altri?
    E dove sarebbe la novità espressiva?
    Quale reazione pensava di suscitare, che non fosse una qualsiasi tra quelle conosciute e prevedibilissime?
    L’intento era far eccitare i preti sessualmente, proponendo loro una fantasia erotica che, per una volta tanto non fosse di natura pedopornografica?
    Ma c’è il porno (normale) se è per questo, recitato da attrici di gran lunga più sensuali di questa ragazza.
    Quindi, dove sarebbe l’arte in tutto questo?
    Circa dieci anni fa, qui a Lanciano è morto un uomo “non comune”, un uomo che per mezzo secolo ha rappresentato il “matto del paese”, lo “stravagante”, l’uomo “bizzarro ed eccentrico” che ci allietava con le sue buffe trovate ed i suoi comportamenti anticonvenzionali, come quella di dichiarare di essere nato contemporaneamente in tre città diverse. Gli volevamo tutti un gran bene..
    Dato che era una persona, sofferente di problematiche psichiche, per rispetto della sua famiglia, non scriverò qui il suo nome.
    Come ci rientra in questo discorso?
    Vado a spiegare l’arcano: mentre passeggiava per i portici della nostra cittadina, a volte si girava verso un colonna e faceva la pipì, cercando (invano) di non farsi notare).
    Perché lo faccio presente? Semplice, perché quello era un atto istintivo, partorito da una mente fervida di un uomo, incosciente delle conseguenze di quel suo gesto, che viveva con un certo pudore e che trasmetteva paradossalmente a tutti, un senso di mancanza di volgarità, come se a pisciare su quella colonna, fosse stato un neonato. Beh, quel gesto, in confronto alla camminata di questa ragazza, lo si potrebbe considerare arte pura, visto che non c’era alcuna premeditazione ed alcun senso (obsoleto ed inutile) nel cercare provocazione e senso dello scandalo.
    in definitiva, questo tizio e la sua Bianconiglia, qualsiasi cosa volessero dimostrare a prescindere, può aver avuto per loro, anche un profondo e recondito significato, ma di fatto, hanno trasmesso alla gente, semplicemente, la mancanza di un valore artistico.

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  2. Arcangelo Scattaglia su Facebook
    Arcangelo Scattaglia su Facebook dice:

    Io avevo già visto video di alcuni lavori di Losvizzero. In poche parole lui è uno scultore, alcune cose che ho visto sono anche carine altre fanno schifo, ma io non capisco nulla di arte moderna. In ogni caso molte sue opere non sono statiche ma si completano con un performer, in questo caso la bianconglia che poi è uscita dal museo per andarsene in giro.

    Come ho detto è poco probabile che lui non sapesse a cosa andava in contro ed è altrettanto probabile che fosse una trovata pubblicitaria, del resto usa la performer proprio per questo anche nei musei. Il punto è un altro, la reazione della chiesa è del sindaco è stata scomposta. Non so se conosci Lecce, ma ti garantisco che quella sera della coniglia nuda , fra artisti di strada, mimi e semplici passanti non si è accorto nessuno tranne coloro che se la sono trovata a meno di mezzo metro, nessuno infatti è rimasto scandalizzato, la reazione c’è stata da parte di una minoranza di pervertiti che non si sono limitati a criticare in maniera anche condivisibile la scarsa opportunità, di farla andare in giro, ma che hanno rimarcato la componente scabrosa del fatto che ci fosse una donna nuda per le strade di Lecce e alimentando i soliti atteggiamenti censori di santa madre chiesa che si scandalizza sempre per le puttane e mai per i puttanieri

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