Un call center - notare l'ambiente colorato per cercare di mitigare il senso di alienazione

Un call center - notare l'ambiente colorato per cercare di mitigare il senso di alienazioneLa crisi e la disoccupazione hanno generato una nuova variante della specie umana l’homo vulturis telefonicus, in pratica una sottospecie di sciacallo che si nutre di attivazioni di contratti via telefono la cui principale occupazione è quella di abbindolare la gente (in particolare i più “ignoranti” e per questo più deboli) affibbiando loro contratti telefonici, energetici, pay tv ed altre cazzate generalmente superflue.

Oggi mi è arrivata la bolletta dell’Enel e di fronte alla mirabolante cifra di 270 euro ho deciso di superare la mia ben nota pigrizia per cercare un gestore del servizio energetico almeno un po’ più economico. Comincio, così, a girare per siti e a richiedere preventivi online.

Ad un certo punto mi richiama un call center.  Una ragazza con accento rumeno e che aveva dimenticato i congiuntivi alla frontiera comincia a raccontarmi i mirabolanti vantaggi del mio nuovo gestore di energia (1). Dopo aver parlato per cinque minuti comincia a chiedermi i dati per stipulare il contratto. Io le dico signora, mi scusi, io vorrei avere prima un preventivo. Silenzio. Dopo tre secondi riattacca come un disco rotto la solfa di prima. Comincio a spazientirmi. Signora io vorrei solo un preventivo, le dico i miei consumi del bimestre e lei mi dice quanto devo pagare. Silenzio, poi scuse improbabili che tirano in ballo l’autority e i costi fluttuanti del petrolio(???) e si ricomincia con la solita tiritera. Mi irrito visibilmente, anche perché avevo compilato, per tutti i gestori, un form “specifico” per la richiesta di preventivo. La ragazza rumena mi passa il suo “team leader”, una ragazza italiana ancora più idiota della scema ex-extra-comunitaria che ricomincia a spiegarmi le magnifiche tariffe del gestore, facendomi osservare che IO li avevo contattati per questo,  di fronte a questa palese cazzata la mia irritazione diventa incazzatura e riattacco il telefono prima di cominciare a bestemmiare in rumeno che tanto avevo fatto il corso nei cinque minuti precedenti.

Io lo so che non dovrei prendermela con questi ragazzi, che sono lì per lavorare e tante altre belle cose. Invece io mi incazzo proprio con loro, razza di sciacalli e parassiti che VOGLIONO estorcere l’adesione ad un contratto con mezzi al limite del fraudolento per guadagnare  una misera percentuale. Personalmente io non riuscirei a fare un lavoro nel quale, tornato a casa,  tocca confrontarsi con la propria coscienza per aver estorto a un vecchietto, che vive della pensione minima e che ha ancora un TV col tubo catodico in bianco e nero, l’assenso ad un contratto alla TV satellitare(2), proprio non ce la farei. Dunque se uno ha abbastanza pelo sullo stomaco da fare questo lercio e nauseante lavoro, non avrà mai la mia comprensione, personalmente ho molto più rispetto per un rapinatore di banche o per una qualsiasi puttana sulla statale che per un disgustoso circonventore di vecchiette che fa telemarketing outbound.

(1) non me ne frega un cazzo che la vostra energia sia prodotta con fonti rinnovabili, per quanto mi riguarda potete vendermi l’energia prodotta dalle centrali nucleari francesi come quella derivante dalle pedalate di bambini cinesi attaccati ad una dinamo, l’unica cosa che mi interessa è avere una bolletta più bassa.

(2) Nonostante abbia detto più volte al call center di Sky che a casa mia NON è possibile installare una parabola continuano a chiamarmi quattro volte al giorno (non per scherzo, davvero quattro e a orari stabiliti) per propormi il pacchetto calcio che fra l’altro nemmeno mi interessa. Ho dovuto installare un apposito filtro sul telefono per evitarmi la scocciatura.

6 commenti
  1. Alessandra
    Alessandra dice:

    Con la storia dei call center appaltati all’esterno è pure peggiorata la qualità dei servizi di help desk.Non solo il problema del telemarketing, che oggi è in aumento, ma i call center sono un dramma per i lavoratori che rimangono precari a vita o comunque sono legati ai contratti della loro miserabile azienda con le telco o le grosse multinazionali e per i consumatori che non usufruiscono più di un servizio clienti degno di questo nome.

    Rispondi
    • Michele
      Michele dice:

      Per non parlare dei call center nati per sfruttare i fondi di progetti regionali e che lasciano a casa i lavoratori appena esauriscono i soldi

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Rispondi a Angelo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.