Articoli

27 ottobre 2009

Lancio rinviato a causa delle avverse condizioni del tempo per il vettore di test Ares I-X. Il razzo, derivato dai booster di lancio dello Space Shuttle, porterà nello spazio la navetta Orion progettata per raggiungere prima la ISS, poi la Luna e infine Marte. Il lancio di Ares I-X servirà a testare i sistemi di controllo e il sistema di recupero della navetta Orion, riprodotta in termini di massa e baricentro per la missione di collaudo.

Mentre restiamo col fiato sospeso pronti ad applaudire il primo collaudo della futura missione low cost della NASA non ci resta che ammirare l’estrema bruttezza del vettore Ares.

28 ottobre 2009 ore 11.30 (16.30 ora italiana)

Dopo il rinvio di ieri per il maltempo si può dire che il programma Constellation parte insieme al lancio dal dal NASA’s Kennedy Space Center in Florida, dell’Ares I-X, il prototipo di collaudo dell’Ares I destinato a portare nello spazio la navetta Orion in una riedizione, spero aggiornata, dei lanci delle missioni Apollo.

Al solito il sito della NASA ci offre le spettacolari immagini del lancio di uno dei più brutti vettori mai concepiti nella storia dell’astronautica.


Oggi ero davvero combattuto se unirmi alle celebrazioni, in diretta nazionale, per la consegna delle chiavi, da parte del presidente del consiglio italiano, di 93 moduli abitativi prefabbricati, tirati su “solo” in 5(CINQUE) mesi per la città di Onna, devastata dal terremoto dello scorso aprile, o se ricordare un avvenimento decisamente più serio.
Esattamente quindici anni fa, ci lasciava a Lione, una vera icona degli anni ottanta: Moana Pozzi.
Arrivista, intelligente, simpatica, bella, Moana incarnava un nuovo modello di donna, non la donna in carriera e nemmeno la casalinga, una donna che era un sogno per tutti quegli uomini che compravano in edicola le sue videocassette nascondendole nel quotidiano, poco importa che fosse il Corriere della Sera, l’Unità o l’Avvenire…
La leggenda ci narra di Moana che aveva “amato” Craxi non ancora presidente del consiglio ma già segretario del PSI, la storia ci dice che Moana ha sdoganato il mondo della pornografia portandolo persino in TV, non dimenticherò mai le sue apparizioni all’Araba Fenice avvolta nella pellicola per alimenti e facendolo entrare nella politica fondando, insieme a Ilona Staller, un vero e proprio partito, il Partito dell’Amore, che, certo, era una boutade, ma ha raccolto numerosi voti proprio grazie a lei.
Il mito di Moana si è visto anche nella sua morte; lei è morta a 33 anni, giovanissima. La sua morte improvvisa, ufficialmente per cancro al fegato, ha alimentato tutta una serie di leggende, da Moana morta per AIDS a Moana Pozzi ancora viva (e di ciò si è occupata anche la procura). In realtà Moana ci ha lasciato quindici anni e con la sua morte, se pure non c’entra nemmeno indirettamente, iniziava un profondo declino sociale, culturale e politico di questo paese che continua tutt’ora in direzione baratro.

P.s. per scrivere queste quattro righe ci ho messo tre ore… che vita!!!


Proprio nei giorni in cui si festeggia il quarantesimo anno dello sbarco dell’uomo sulla Luna ci lascia, a 92 anni, dopo una lunga malattia, l’anchorman americano per eccellenza Walter Cronkite, zio Walter per gli americani. Cronkite, che ha lasciato il suo ruolo di conduttore dell’autoevole “CBS Evening News” già nel 1981, ha raccontato la guerra in Vietnam, l’assassinio di Martin Luther King, l’assassinio di Kennedy e lo scandalo del Watergate ed oggi non posso che ricordarlo per aver raccontato lo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969.