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Premio Nebula 2004, questo romanzo di Joe Hademan, notissimo autore SF in particolare per il ciclo “Guerra Eterna”, riprende il tema abusato ma centrale della fantascienza classica delle intelligenze aliene. Russell Sutton è uno scienziato che impegnato in vari progetti militari di esplorazione extra-terrestre molla tutto per mettersi in proprio e dedicarsi alla ricerca di relitti subacquei. Diventato famoso per aver recuperato il Titanic Russel si imbatte, non del tutto casualmente si scoprirà, in un insolito manufatto nelle profondita dell’oceano al largo delle isole Samoa. Un’equipe di scienziati cercherà di studiare questo oggetto senza approdare a nulla fino a quando, almeno, il manufatto si rivelerà per quello che è quando sarà raggiunto dall’alieno mutaforma che da milioni di anni, senza memoria di se, circola sulla Terra prima nei mari mischiato alla fauna marina e poi fra gli essere umani.
Bellissima l’evoluzione del Finto Uomo da quando prende per la prima volta la forma umana e nel corso degli anni fino a raggiungere il manufatto nei panni di una donna, inutile l’iontroduzione dell’entita “Camaleonte” che non ha alcun rilievo nell’economia della storia. Tutto sommato da leggere.