Quantum Leap, conosciuto in Italia col titolo In viaggio nel Tempo è   una serie televisiva a sfondo fantascientifico del 1989, prodotta in cinque stagioni  dalla  NBC e creata da Donald P. Bellisario. La serie rivisita il classico concetto di viaggio temporale basato su un artefatto tecnologico in grado di trasportare un essere umano avanti e indietro nel tempo, facendo uso dell’originale espediente  del salto apparentemente casuale della coscienza nell’arco temporale della vita del crononauta, utilizzando questo pretesto per sviluppare delle trame non necessariamente legate alla SF e ponendo spesso lo  spettatore di fronte a divertenti paradossi.

 

Quantum LeapQuantum Leap narra le vicende del Dottor Samuel Beckett (un giovane Scott Bakula) la cui coscienza  salta indietro nel tempo, fino al giorno della sua nascita,  entrando nel corpo di una persona vivente all’epoca del salto con lo scopo di “sistemare le cose”, di ripristinare cioè il corso della storia secondo una linea prestabilita da un’Entità Superiore che a tutti gli effetti possiamo considerare Dio.

 

Questa peculiare abilità del Dottor Beckett non nasce per caso ma è il risultato di  un esperimento per tentare il viaggio nel tempo che Beckett, fisico quantistico(oltre che medico, esperto di arti marziali e tante altre cose) stava portando avanti, prima del taglio ai finanziamenti,  grazie al supporto di un acceleratore di particelle e di un super computer, Ziggy, progettato per essere in grado di determinare le coordinate spazio-temporali con cui effettuare il salto.

 

 

Nei suoi viaggi Sam è accompagnato dall’ammiraglio Albert “Al” Calavicci (Dean Stockwell), che dovrebbe fare gli interessi dei militari nell’ambito del progetto Quantum Leap e che, attraverso la Camera delle Immagini,  può manifestarsi accanto a Sam esclusivamente in una forma olografica visibile solo allo scienziato (oltre che ad animali e bambini piccoli).

 

Il telefilm ripercorre, passando per la vita di Sam Backett,  gran parte degli avvenimenti più importanti del dopoguerra, dall’abbattimento dell’U2 fino all’assassinio di Kennedy e il povero Sam si trova a saltare spesso nel corpo di donne, di bambini o in quello di persone affetti da vari problemi psico-motori fino a saltare nel suo stesso corpo da piccolo;  la coscienza della persona sostituita, invece,  viene trasferita nel futuro, nel corpo dello scienziato in isolamento nella “Sala d’Attesa”  in una  base militare segreta. Durante i suoi salti Sam finirà anche  per scontrarsi con le sua nemesi malvagie,  Alia e Zoey, viaggiatrici nel tempo, come lui, ma governate da un’Entità malvagia, una sorta di Satana.

 

Il telefilm nonostante alcune ingenuità di fondo rimane tutt’ora abbastanza godibile e se non l’avete visto vi invito a recuperarlo.

 

Comincio subito col dire che a me Star Trek Into Darkness è piaciuto, molto. Se voi che leggete, dunque, siete Veri Fan della serie classica o di TNG, se la notte ricordate Gene Roddenberry nelle vostre preghiere fermatevi qui perché da questo momento in poi leggereste solo eresie ed empietà.

 

Into Darkness

 

Partiamo dal peccato originale: la Paramount Pictures nel 2007 decide di rilanciare il brand di Star Trek affidando il progetto al giovane produttore cinematografico, sceneggiatore e regista, stella in ascesa nel panorama televisivo USA e garanzia di successo assicurato, J.J. Abrams. Come va tanto di moda in questi anni di scarsa creatività e di ricerca di un facile riscontro di pubblico, Abrams opta per un reboot dell’Universo Trek introducendo una variabile impazzita nel continuum spazio temporale che porterà alla biforcazione dello stesso e alla creazione di un universo alternativo. In breve viene introdotto il personaggio di Nero, un romulano deciso a colpire lo Spock del 2387 colpevole, secondo lui, di non aver impedito la distruzione di Romulus a causa di una Super Nova e decide di ripagarlo con la stessa moneta quando, tornati lui e Spock casualmente indietro nel tempo, userà le tecnologie più avanzate del secolo successivo e la materia rossa ideata dall’Accademia delle Scienze di Vulcano per creare un buco nero all’interno del pianeta natale dei vulcaniani, annientandolo.

 

A questo punto mi volete far credere che possa essere ancora vero tutto quello che sappiamo della serie classica?

 

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Being Human
L’universo che appare ai nostri occhi in realtà nasconde infiniti segreti e, mentre l’umanità vive i propri affanni, nascoste ai nostri miseri sensi si combattono battaglie soprannaturali per il controllo del mondo. I vampiri, i fantasmi e i lupi mannari delle leggende esistono davvero e si nascondono fra noi, una minaccia che da secoli imperversa sulla Terra e che sta per scatenarsi nell’Inghilterra del XXI secolo.

 

Due amici vanno ad abitare in un vecchio appartamento alla periferia di Bristol e subito si rendono conto che la casa è infestata dal fantasma di una ragazza, Annie Sawyer, morta proprio in quella casa pochi mesi prima. I due ragazzi però non sono persone normali, John Mitchell è un vampiro morto e rinato durante la Seconda Guerra Mondiale e George Sands è un licantropo scappato dalla famiglia dopo essere stato trasformato durante una vacanza. I tre iniziano una inusuale convivenza cercando insieme di ritrovare la propria umanità e tentando, vanamente, di mettere da parte la loro essenza soprannaturale.

 

Questo, in breve, il plot di Being Human, una serie inglese del 2009 andata in onda in 5 stagioni fino al 2012. il telefilm, ambientato nelle prime due stagioni a Bristol e successivamente nel Galles ha un sacco di alti e bassi ma complessivamente è una serie che presenta tanti spunti interessanti e avvincenti. Nel corso delle stagioni assisteremo a tante manifestazioni soprannaturali, incontreremo zombie, andremo in purgatorio, scopriremo i piani dei vampiri per la conquista del mondo, potremo leggere antiche profezie disegnate sulla pelle umane, assisteremo alle lotte di cani fra licantropi e umani ed incontreremo Satana in persona e, nonostante qualche incongruenza, che richiede una forte sospensione della realtà, ci divertiremo un mondo.

 

C’è da dire che dalla quarta stagione il cambiamento del cast e alcuni episodi troppo scanzonati abbassano ulteriormente il livello qualitativo della serie che probabilmente aveva esaurito, a questo punto, la sua spinta innovativa per diventare ripetitiva nonostante l’inserimento di nuovi villain.

Nel corso della serie si aggiungerà prima Nina Pickering, una ragazza che George per errore trasformerà in licantropo, con cui avrà una relazione e si “accoppierà” generando Eve, la Figlia della Guerra, la Salvatrice, vera protagonista della quarta stagione del telefilm, poi Tom McNair un licantropo poco più che adolescente che sostituirà George dalla quarta stagione, successivamente Hal Yorke un vampiro fra i più antichi da sempre combattuto fra il bene e il male e che sostituirà Mitchell dalla quarta stagione e infine  Alex Millar, prima fidanzata di Hal e poi fantasma che sostituirà Annie nella quinta stagione.

 

Di Being Human è stato realizzato un remake USA del 2011.

 

Vi lascio con una piccola galleria di foto di Lenora Crichlow, attrice inglese con discendenze caraibiche, nata il 4 gennaio 1985, che interpreta Annie e che ho dovuto sorbirmi per quattro stagioni sempre con gli stessi (orrendi) vestiti addosso (i fantasmi hanno questo problema di rimanere fra noi indossando gli abiti con cui sono morti)

 

 

Marina SirtisMarina Sirtis nasce a Londra, il 29 marzo 1955, da genitori di origine greca per poi emigrare negli USA nel 1986 e sucessivamente diventare cittadina americana.

 

Marina sceglie la sua strada di attrice contro il volere dei genitori: dopo essere stata accettata alla Guildhall School of Music and Drama, comincia a fare alcune comparsate in film e telefilm fino a quando Gene Roddenberry la sceglierà, nel 1987, per il ruolo dell’esotica betazoide, Deanna Troi, nel ritorno in televisione di Star Trek con The Next Generation.

Consacrata come uno dei personaggi più popolari della serie riveste il ruolo per tutte le sette stagioni, fino al ’94, e nei film con l’equipaggio di Picard.

 

Dopo Star Trek ritroveremo la Sirtis in ruoli più o meno importanti in vari film e telefilm da Earth: Final Conflict a Stargate SG-1, da Grey’s Anatomy al sua attuale parte di direttrice del Mossad in NCIS.

 

Ed ora la solita fotogallery.

 

Rome è una serie TV creata dalla HBO in collaborazione con la BBC e Rai Fiction e girata negli studi di Cinecittà, 22 episodi in  due stagioni per una magnifica fiction televisiva “in costume” ambientata a metà del primo secolo Avanti Cristo.

Generalmente sono molto scettico di fronte a rappresentazioni storiche in costume, se si tratta di telefilm poi… beh questa volta mi sono pentito di aver aspettato tanto per vedere Rome.

 

RomeLA STORIA

 

Siamo nel 51A.C e Caio Giulio Cesare, dopo otto anni, ha appena concluso la sua campagna militare nella Gallia Occidentale ed è pronto a tornare a Roma da conquistatore, ma la Repubblica Romana  non è più quella di un tempo: intrighi, tradimenti di palazzo, decadenza della casta patrizia costringeranno Cesare a prendere in mano la situazione per tentare di salvare la città e la Repubblica da se stessa.

 

Tutto questo ci viene mostrato intrecciando la storia di Roma con la storia personale di due soldati della XIII legione,  il centurione “Prima Lancia” Lucio Voreno e il legionario Tito Pullo (personaggi di cui si trova traccia nel De Bello Gallico) che avevano accompagnato Cesare nella campagna in Gallia e che dopo la resa di Vercingetorige erano tornati a Roma insieme a lui.

 

Assisteremo dunque alle disavventure famigliari di due veterani di guerra romani mentre attorno a loro la Repubblica si sfalda e si trasforma pian piano nell’Impero Romano; vedremo lo scontro politico e militare fra Giulio Cesare e Pompeo Magno, vedremo Cesare morire nel Senato per mano di Cassio e Bruto e vedremo l’ascesa di Cesare Ottaviano che, da  ragazzino spaurito, si trasformerà in abile stratega e prenderà in mano le sorti della Repubblica colpendo con ferocia chiunque gli ostacolerà il cammino fosse la madre, Azia dei Giulii (interpretata dalla meravigliosa Polly Walker), la sorella Ottaviana, Marco Tullio Cicerone, fatto assassinare quando diventato scomodo, o il padrino Marco Antonio prima nemico, poi cognato e alleato e poi esiliato in Egitto dove troverà la morte insieme alla sua amante, Cleopatra per ordine dello stesso Ottaviano.

Polly Walker - AziaVedremo le gesta erotiche di Cleopatra, gli amori folli di Azia, l’atroce vendetta di Servilia dei Giunii umiliata da Giulio Cesare, assisteremo in pratica ad una lezione di storia che per quanto romanzata, ci riporta sui banchi di scuola e ci svela che la sfilza di date e le noiose battaglie lette sui libri potrebbero avere un’altra, diversa e divertente chiave di lettura.

 

LA SERIE 

 

Rome  è una delle produzioni televisive fra le più costose della storia e questo non ha aiutato alla realizzazione di una terza stagione, ma è stato anche uno dei più grandi successi della HBO e della BBC. In Italia, ovviamente, la serie è stata trasmessa senza alcun lancio pubblicitario e malamente censurata su Rai 2, nel marzo del 2006, per poi essere riproposta in versione integrale su Rai 4.

La serie ha vinto nel 2006 4 Emmy Awards e nel 2008 si è parlato di produrre una pellicola cinematografica a partire dalle vicende narrate, anche se il progetto, per ora risulta fermo.