Torna Daniele Spadoni e tornano i suoi corti basati sulla trasposizione live action di anime, comics e videogames in piccoli fan-movie, piccole perle autoprodotte e diffuse gratuitamente per i fan.

 

 

Con Daniele Spadoni abbiamo già parlato in occasione del lancio del bellissimo Ankoku Grendizer Fan Movie, che ci racconta cosa è successo dopo la sconfitta dei mostri di Vega e il ritorno a casa di Duke e Maria Grace Fleed. Il lavoro di Daniele però non si è fermato e oggi parleremo di due nuove auto-produzioni che, ancora una volta, non potranno che lasciarci stupefatti a fissare il monitor.

 

Intanto vi ricordo che Daniele Spadoni è presente su Facebook alla pagina della Daniele Spadoni Production e, naturalmente, sul suo canale Yotube, dove sono presenti tutte le sue produzioni.

Spadoni Production

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Oggi parliamo un po’ di fansub e di quanto questi abbiano rivoluzionato la fruizione di anime e serie TV nel nostro paese e non solo.

 

1275321924Fino ai primi anni del ventunesimo secolo,  per poter vedere una produzione straniera, toccava sperare che RAI o Fininvest/Mediaset decidessero di importarla in Italia, tradurla e trasmetterla. Molte serie sono arrivate da noi solo perché acquistate in pacchetti insieme ad altre produzioni e in molti casi l’adattamento italiano andava a stravolgere persino il senso della produzione originale (vedi The Nunny, La Tata, dove persino l’origine dei personaggi è stata modificata per andare in contro ai, supposti, gusti del pubblico italiano); tante serie poi non sono mai arrivate(chi ha detto Dottor Who?) e altre sono state bistrattate.

 

Quanti, come me, appassionati di Star Trek, erano costretti a registrare gli episodi di TNG o DS9 per tutta la notte per essere certi di beccare l’orario di trasmissione, quante serie abbiamo dovuto guardare con anni di ritardo rispetto alla prima messa in onda? Quanti tagli e censure abbiamo dovuto sopportare da parte di questa o quella associazione cattolico-fascista. Tutto questo è cambiato con l’avvento della banda larga e grazie al lavoro dei fansubber.

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Re:Model o New Getter o Shin Getter, comunque si voglia chiamare questa nuova incarnazione del Getter Robot, realizzata dal compianto Ken Ishikawa, in 13 episodi nel 2004, anche se meno nota, è qualitativamente anche più interessante di Shin Getter:The Last Day.

Le atmosfere sono certamente meno cupe, ma la storia scorre decisamente più fluida anche se forse si dilunga un po’ troppo all’inizio per concludersi poi in maniera eccessivamente frettolosa.

Re:Model

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