Compito a casa per mio figlio: «Analizzare la figura di Don Rodrigo quale stalker».
Parliamo, ovviamente, del Don Rodrigo dei Promessi Sposi, il famoso villain del romanzo, che aveva scommesso con suo cugino di riuscire a impedire il matrimonio fra i protagonisti, Renzo e Lucia e che, in un impeto di wokismo della scuola moderna, viene trasferito dal suo ambiente seicentesco, dominato dalla Peste, in un contesto del terzo millennio fatto di monopattini elettrici, snowflake e dove il Covid-19 è la nuova pestilenza curabile con Tachipirina e vigile attesa.
Don Rodrigo, nel romanzo, viene descritto da Alessandro Manzoni, sostanzialmente, come un povero coglione ostaggio della sua figura di signorotto locale, meschino, inutilmente cattivo, terrorizzato dalla figura del Griso, il capo dei suoi bravi, e pavido di fronte alla malattia e alla morte che lo attende al varco.
Possiamo dire che Don Rodrigo fosse uno stalker?
Beh, innanzitutto tocca trasportarlo nel ventunesimo secolo, dove scopriamo che tecnicamente, a norma di codice penale, il nostro cattivo avrebbe commesso nei confronti di Lucia tutte le azioni classiche di uno stalker, seguendola sulla strada di casa, aspettandola mentre tornava dalla filanda, mandando i bravi a casa sua per intimidirla e tentando persino di rapirla, causandole così, certamente dei forti stati d’ansia.
Tuttavia ricondurre il fenomeno dello stalking alle azioni di Don Rodrigo, come al solito e come avviene per tutte le prese di posizioni woke, non fa un buon servizio alla causa, anzi.
Intanto le motivazioni: Don Rodrigo non è ossessionato da Lucia, non aveva con lei un rapporto, non ne era innamorato; voleva semplicemente possederla per esercitare il suo potere; riuscire a impedire il suo matrimonio non lo avrebbe certamente appagato, ma una volta scommesso non poteva tirarsi indietro per non perdere la faccia. Poi che dobbiamo fare, dobbiamo dire che Lucia Mondella doveva denunciare? Denunciare cosa? Il potente locale che fa il bullo? Ragazzi siamo nel 1628, Lucia non era vittima di stalking ma semplicemente una contadinotta ignorante, giocattolo di un padrone viziato e immaturo, siamo su un piano socioculturale totalmente diverso che non si può ricondurre alla situazione odierna nemmeno con la fantasia di un pessimo scrittore di fantascienza.
Perché ho scritto tutto questo sproloquio? Così lo faccio ricopiare pari pari a mio figlio come compito a casa e la prof mi manda a chiamare. Ognuno si diverte come può.