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Le efelidi, da non confondere con le lentiggini, sono piccole macchie brune, rotonde o ovali, a superficie piana, non rilevate, non infiltrate. Sono presenti principalmente nelle zone esposte alla luce, soprattutto sul volto.

Non compaiono sulle mucose o sulla pelle non colpita dalla luce, e cambiano di intensità a seconda della stagione. In estate sono più visibili, mentre si attenuano in inverno.

È possibile rendere migliore l’aspetto delle efelidi applicando creme schiarenti e leggeri peeling.

Le efelidi compaiono principalmente nelle persone con capelli rossi o biondi, e negli individui del primo o secondo fototipo. (fonte Wikipedia)

Efelidi… ha un suono bellissimo

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Se vuoi approfittare
posso darti le ginocchia
non mi servono
se tu sei con me
puoi contorneggiare
con la bocca nella bocca
come rido
se tu sei con me
e fraternizzare
tra le cellule felici
e le tue efelidi
se tu sei con me
(cit. Ustmamo)
<…>

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono (cit.)

Da due giorni il bimbo ha la febbre, qualche linea, per fortuna, giusto per rovinarci il week-end di sole. Un po’ di tempo libero in più comunque, anche per il sano cazzeggio nei meandri del Web 2.0. Su Youtube mi sono soffermato abbastanza; fra i tanti videoclip di artisti dimenticati ho ritrovato un vecchio video di un’artista indimenticabile. Probabilmente il videoclip più bello degli anni ’90, parlo di Memobox uno dei più pezzi di un progetto innovativo, quello degli Ustmamo, con la voce della meravigliosa Mara Redeghieri. Approfitto di questo spazio per dire che semplicemente adoro Mara è che è stupenda anche nel nuovo progetto Vaga l’am. Mi piacerebbe poterle parlare o scriverle, peccato aver perso i concerti degli Ustmamo, per la prima volta avrei cercato di avere un autografo da un cantante. Beh la mia mail è pubblica, angelo@ucronia.it,non si sa mai Mara passasse di qui :-)

Faccio un post per complimentarmi con me stesso, oggi sono stato davvero brillante. Da una piacevole sensazione sapere che quando sono in giornata posso sparare cazzate in un monologo di 15 minuti, su qualunque argomento dello scibile umano, senza essermi preparato prima e risultare credibile se non, a volte, un guru (a scuola questo giochetto funzionava alla grande e ho sempre studiato molto meno della media :-) ) Beh almeno pareggio quelle volte che faccio la figura del cretino su argomenti che dovrei conoscere meglio dell’interlocutore.

Confermo il giudizio sull’ultimo album di Van de Sfroos è magnifico.

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La finanza preoccüpada riüssiva pioe a truvàll
ma lüü l’era giamò dree a rampegà…
soe per el quaiett cui müdaand e i scarp de tennis
e’l rest di so vestii in soel fuund del laagh
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ah per chi pensa che non si capisce niente dopo la sesta volta che sento una canzone anche io che sono pugliese capisco l’80% del testo :-)

Domenica primaverile 21 gradi fuori, il pupo si sveglia alle sette e mezza, quale migliore occasione per uscire un po’. Così siamo andati a Polignano ridente borgo sul mare a 45 minuti scarsi da qui, un posto che d’estate è infrequentabile: non si trova posto per l’auto, non si riesce a camminare per la gente e, peggio di tutto, è pieno di fighetti. Oggi no, era solo un paesino sul mare con le sue bellezze i pub bar/disco/lounge/cazz/mazz tutti chiusi, aperti invece i panifici, pastifici, qualche drogheria e qualche bar. Passeggiata nel paese vecchio a strapiombo sul mare (quando chiuderanno definitivamente al traffico TUTTI i centri storici d’Italia sarà sempre troppo tardi) e ottima granita alla fragola. Durante il “viaggio” ne abbiamo anche approfittato per ascoltare l’ultimo lavoro di Davide Van De Sfroos (sito dei fan), artista folk/pop/rock, un vero cantastorie che racconta il suo mondo, spesso con al centro il lago di Como, in gran parte in dialetto di quelle parti e con musiche strepitose; non è da meno questo “Pica!” anzi ad un primo ascolto forse è uno dei suoi migliori album, meravigliosa “La ballata del Cimino”.

Insomma sarebbe una splendida domenica se non fossi in pensiero per un’amica.