Viviamo un epoca di grandi drammi e forti incertezze, come è sempre stato e forse anche meno. Il mondo è pieno di cattivi e sporchi terroristi che amano farsi saltare in aria e di tanti buoni e onesti cittadini che guardano i reality show. Intanto mentre masse di gallinelle urlanti accorrono al provino altre ragazze decidono che aiutare il prossimo può essere più gratificante che un viaggio dal Papa a Lourdes.
L’altra sera una signora mi ferma per strada e mi chiede aiuto, si sente male o più probabilmente è molto sola. Ci parlo cerco di capire; ha bisogno di attenzioni e forse si sente male davvero, chiamo il 118 ma hanno i loro problemi, fermo una pattuglia della polizia. Ragazzi la signora lì si sente male e loro corrono in soccorso. Tutto e bene quel che finisce bene e vado all’appuntamento con degli amici. Parliamo di due ragazzi da poco sposati che stanno per mollarsi, lui forse non vuole crescere e lei non vuole farsene una ragione; una storia ormai finita o forse nemmeno cominciata, una strada percorsa fino in fondo perchè troppo stretta per tornare indietro, un ostacolo alla fine che è più di un muro e questa volta ci sarà poco da berci su. Ma il mondo va così, imbocchiamo percorsi conosciuti credendo che così sia più facile e ci accorgiamo sempre troppo tardi di guardare la vita dai finestrini di un treno in corsa sperando che alla fine ci sia una stazione e un pasto caldo ad aspettarci.