Una piccola riflessione su questo video, che al solito gira sui social per diffondere il classico messaggio ipocritamente corretto, su come l’Intelligenza Artificiale riproduce il sessismo e il razzismo
La tecnologia è neutrale? No.La tecnologia deve essere neutrale? Ma neanche per sogno.
La tecnologia nasce per fare fronte ad un bisogno specifico ed è sviluppata secondo gli schemi logici degli umani che ci lavorano; se a sviluppare gli smartphone non fossero stati i soliti ingegneri bianchi, eterosessuali e porci probabilmente non avrebbero inserito la fotocamera per fare gli upskirt delle liceali e il mondo oggi sarebbe profondamente diverso.
Questa idea, rilanciata nel video, che alle AI debbano essere inculcati dei principi etici mi ricorda un po’ l’antico testamento.
Dio: Tu non mangerai la mela.
Adamo: Perché?
Dio: Perché sì!
Adamo: OK.
Eva: ‘sticazzi.
No, non funziona così l’apprendimento e lo sviluppo dell’intelligenza.
Dovremmo inculcare, per default, nelle IA il concetto di comportamenti buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo la corrente morale? Un po’ come le tre leggi della robotica di asimoviama memoria. Quelle almeno non erano ipocrite.
Concetti come bene o male, giusto o sbagliato non sono oggettivi, la moralità non è incisa nelle tavole di Mosè e poi perché una macchina dovrebbe preoccuparsi di questioni, per lei irrilevanti, come possono essere i diritti civili degli esseri umani. Ma soprattutto una IA con queste limitazioni in cosa volete che evolva e che utilità avrebbe?
In ogni caso , come si vede nelle immagini sotto[1], gli esempi riportati nel video sono pure sbagliati, gli algoritmi di IA di Google non sono assolutamente neutrali, reagiscono agli input degli esseri umani e sono influenzati da tanti fattori. Stai a vedere che al fidanzato della tipa del video piacciano le asiatiche in pose sexy, spero per lei non sia anche uno sporco razzista.
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