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Nel giugno 2005 ho comprato questa maglietta in Florida, al Kennedy Space Center. La t-shirt celebrava la ripresa dei voli, da lì a qualche giorno, dello Space Shuttle dopo il disastro del Columbia del 1 febbraio del 2003. Chi mai avrebbe detto che la maglietta sarebbe sopravvissuta al programma STS?!?

Questa mattina tornavo felicemente dal mare con la mia macchina carica di moglie, figlio di 4 anni e figlio di due mesi, mi fermo ad un incrocio per dare la precedenza, a un certo punto… sbam! Piccolo tamponamento, già penso: che palle, adesso mi tocca fare il CID, chiamare l’assicutrazione, partire con la macchina scassata, far riparare la macchina… uffa! Esco, sorpresa: nemmeno un graffio, nessuna delle due auto. Wow! Il tipo che mi tampona, mi chiede spaventato, tutto a posto state bene? Io, si tutto a posto, ciao. Lui mi guarda stupito e rientra in macchina. Torno a casa sollevato.

Qualche anno fa fui io a tamponare un emerito imbecille che aveva deciso di fermarsi in corsia di sorpasso su una strada statale a quattro corsie durante un temporale. Micro-tamponamento, accostiamo, nessun danno per lui un’ammaccatura per me, non sono un medico ma non mi è sembrato che nesuno di noi si fosse fatto male, esattamente come oggi. Gli lascio i dati miei e dell’assicurazione. Dopo vari mesi mi chiama il perito dell’assicurazione per constatare il danno (gli rido in faccia l’avevo riparato da mesi). Conclusione 6000 euro per lui per il colpo di frusta (l’ho detto che non sono un medico…) e 3 classi di merito in meno per me.

L’altro giorno ho pagato 700 euro di assicurazione per un motorino…

Fra gli aspetti più deleteri delle religioni, nell’A.D.2011 qui in occidente,  ci sono alcuni arcaicismi, presenti in ognuna di esse, che costringono i fedeli ad essere di un’ipocrisia disgustosa (fatte salve alcune stimabili frange certamente integraliste ma per lo meno coerenti). Prendiamo i cattolici, ad esempio, supponiamo di entrare in un oratorio e pescare nel mazzo un ragazzo o una ragazza di 20-30 anni fra gli “educatori”, i “catechisti” o chiunque (laico) sia impegnato nelle attività della Chiesa, proviamo a chiedergli se fa sesso col suo ragazzo/a, l’unica risposta sincera è: sì. Ora proviamo a sbattergli in faccia il fatto che il suo boss si sia più volte espresso negativamente su questa sua pratica debosciata è otterremo come risposta una serie di scuse balbettate con riferimento ai tempi moderni, all’impossibilità di sposarsi e via dicendo cose che lo metterebbero a rischio di scomunica se solo ci fosse un servizio segreto religioso. (Si badi bene che mi riferisco a casi reali, le mie non sono ipotesi)

A volte però, in alcune religioni si scorge un senso di pragmatismo a dire poco inaspettato. Sempre riferendomi al problema di come approcciarsi al sesso senza essere sposati ecco cosa risponde quella che, nell’immaginario comune, è la religione più arretrata: l’Islam.

Nell’Islam, oltre al classico matrimonio fra un uomo e una donna che manifesta il suo consenso attraverso un tutore matrimoniale, esiste anche un altro tipo di matrimonio, il Mutaa, ovvero godimento, piacere, che è in pratica un matrimonio a tempo determinato.

Questo tipo di matrimonio ha chiaramente meno vincoli rispetto ad un matrimonio tradizionale, viene celebrato solo con un paio di testimoni, spesso con un avvocato per dirimere eventuali questioni anche relative ai potenziali figli, può durare da un’ora a 99 anni e consente ai coniugi di vivere per proprio conto pur potendo consumare atti sessuali senza commettere adulterio, punito in alcuni paesi islamici con la fustigazione o peggio. In pratica quando la polizia religiosa ti sorprende a scopare in macchina con una tipa, proprio mentre stanno decidendo dove lapidarti, tu esibisci il certificato del Mutaa (da tenere insieme ai documenti della macchina) che rende la pratica lecita.

Se pure in alcuni paesi questo matrimonio non è ben visto, rimane assolutamente “legale” dal punto di vista coranico e sempre più coppie, in particolare quelle con un grado di istruzione elevato, vi ricorrono. Ci sono persino agenzie di viaggio che organizzano gite sul Mar Rosso con tanto di celebrazione del rito del Mutaa per le coppie che lo desiderano.

Allora, credete ancora che la religione dell’occidente sia più evoluta?  Per come la vedo io imporre un matrimonio a tempo, magari rinnovabile ogni 5 anni, sarebbe una buona soluzione per evitare i tanti “sanguinari” divorzi… visto poi che ormai si vuole eliminare il mito del “posto fisso” quale migliore occasione per rendere precari pure i matrimoni. :-)


Quando il rimedio è peggiore del male…

Ovviamente dopo il clamore suscitato dalle polemiche nazionali e dopo le prese di posizione, anche politiche, il manifesto di Giallo Oro non poteva che essere censurato. Solo che la censura sembra fatta da un’agenzia pubblicitaria migliore di quella che ha realizzato i cartelloni.

Meraviglioso… dovrei avere in giro qualche dente d’oro del mio bisnonno, chissà quanto me lo quotano ;-)

 


Nel post di ieri parlavo delle polemiche suscitate dal manifesto pubblicitario di Giallo Oro che, utilizzando il più scontato degli approcci, quello che vuole l’accostamento di una ragazza seminuda a qualunque prodotto, e aggiungendo il carico da undici della frase umiliante “tu dove glielo metteresti?”, avrà aumentato il fatturato del mese di agosto di almeno il 400%.

Ovviamente il manifesto ha fatto il giro di media fino a scuotere la politica con il Minstro(?) delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, che annuncia di aver segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.

Nel frattempo la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha dato il via libera alla legge sul divieto di burqa e niqab, con gran soddisfazione delle stesse persone che vogliono la rimozione dei manifesti definiti sessisti.

Dunque: le donne nude, no umiliano tutto il genere femminile, le donne troppo coperte, no umiliano tutto il genere femminile e  nel nome di “in medio stat virtus” le donne non devono essere ne’ troppo scoperte ne’ troppo coperte, se una donna, quindi, vuole coprirsi il volto o vuole mostrare le tette in giro, non può perché umilierebbe il proprio genere: in medio stat virtus. Eh ma la legge non è contro le donne ma contro chi le umilia in questo modo… certo come no(*). In italia esistono un sacco di leggi, ci sono leggi che regolamentano la “pubblica decenza” e leggi che tutelano dalle violenze delle imposizioni anche di quegli uomini che obbligano la donna a vestire in un certo modo. Tutte queste leggi possono essere utilizzate per proteggere le donne o chiunque altro(**) senza andare a colpire il comportamento dei singoli. Ma no, così è troppo difficile, meglio estirpare “il male” alla radice e mandare le libertà individuali a farsi fottere. E’ come se ai veri fedeli della Chiesa del Mostro di Spaghetti Volante fosse impedito di indossare uno scolapasta in testa per celebrare degnamente il proprio culto.

Nella foto l’emblematica protesta della pornostar Laura Perego che manifesta nuda sotto il burqa per i diritti delle donne davanti all’ambasciata afghana.

(*) A quelli per i quali la legge nasce con lo scopo di tutelare la sicurezza pubblica dagli attentati fatti dalle donne velate consiglio  di rinchiudersi in casa e restare a tremare sotto le coperte oppure, alternativamente, spararsi un colpo in testa e smettere di soffrire.
(**) Per questo stesso motivo sono assolutamente contrario a qualunque legge per “tutelare” i gay. Le leggi contro la violenza ci sono già, se servono aggravanti che si aumentino le pene per tutti (ammesso che ciò abbia senso)