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Come tutti sanno i referendum e le primarie per la scelta dei candidati alle elezioni sono la massima espressione del concetto occidentale di democrazia. Bisogna prendere esempio dalla Svizzera dove chiunque, maggiorenne, può chiedere un referendum legislativo purché nel giro di 18 mesi riesca a raccogliere 100 mila firme. Nasce così la proposta “6 settimane di vacanza per tutti” che prevedeva di portare da 4 a 6 settimane le ferie annue dei cittadini elvetici.

Ora, in un paese normale, un referendum del genere non sarebbe permesso, se non altro per l’esito scontato. I civilissimi svizzeri, invece non solo sono chiamati a votare su un tema, fino ad un certo punto di interesse collettivo ma, invece di pensare agli interessi di parte, scelgono la linea dell’austerità e prima che la crisi arrivi anche da loro, decidono di “prevenire” e  di bocciare la consultazione avallando la tesi del governo e delle associazioni datoriali che equiparava un’eventuale vittoria del sì ad una sicura perdita di produttività e competitività del paese.  Non è facile analizzare questo risultato; per come la vedo io, se gli stessi lavoratori si sono lasciati convincere che  la produttività di una nazione si misura in ore lavorare e non in qualità del lavoro si meritano di finire a cucire tomaie in uno scantinato 18 ore al giorno per una ciotola di riso.

Luana Borgia

Non di solo lavoro vive l’uomo; così se la consultazione per lavorare meno non è andata a buon fine quella per allestire, a Zurigo 10 box per la prostituzione  in un’area attrezzata con gabinetti e consultorio è passata con più del 52% dei voti… almeno i cittadini elvetici sapranno cosa fare quando alle cinque escono da lavoro.

Amandha Fox

Ma la democrazia, si sa, non è solo referendum sulle puttane… ma anche primarie fra pornostar. Proprio così, perchè (cito) Dalle ore 0:00 di sabato 3 marzo 2012 alle ore 24.00 di Domenica 11marzo 2012 tutti i cittadini aventi diritto al voto residenti nella città di Taranto potranno collegarsi al sito internet www.amandhafox.biz dove sarà attivato il seggio on line che consentirà a tutti di partecipare alle primarie della lista civica “Taranto Svegliati”, finalizzate alla scelta del candidato Sindaco di Taranto fra le due contendenti : ‘La Marchesa dell’hard alias Luana Borgia’ e la ‘Venere polacca al secolo Amandha Fox’.

Sono, dunque, felice di annunciare che la consultazione per scegliere la candidata per la lista per la lista “Taranto Svegliati” alle prossime elezioni comunali nella città dei due mari è stata vinta dalla 25enne Amandha per 207 a 109.

Ah la democrazia!

«Dobbiamo iniziare a dare nuovi messaggi culturali: dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni sei uno sfigato, se decidi di fare un istituto professionale sei bravo e che essere secchioni è bello, perchè vuol dire che almeno hai fatto qualcosa».

Queste parole, del vice-ministro Michel Martone, durante un incontro dedicato all’apprendistato hanno scatenato un putiferio pari ai “bamboccioni” di Padoa-Schioppana memoria. Ora io non ho intenzione di interpretare il pensiero di Martone, mi sono laureato a trent’anni e non mi ritengo particolarmente sfigato(1), tuttavia penso, come Martone, che in questo paese ci sia bisogno di un profondo rinnovamento culturale. Sì, perché oggi il messaggio che passa è che l’uomo di successo, la persona da imitare, sia il coglione palestrato protagonista del reality show di moda nel momento o la troietta rifatta che l’ha mollata a un calciatore abbronzato in cambio di un mese di gossippara notorietà: questo messaggio è SBAGLIATO. Questi personaggi sono SFIGATI e nel mio mondo sarebbero dei paria e non godrebbero dei diritti civili, in primo luogo della facoltà di esprimersi col voto in un contesto democratico (2). Cosa accade invece? Succede che lo “sfigato” è quello che ha studiato, che alla serata UNZ UNZ preferisce la compagnia di un libro, che alla cocaina predilige  un piatto di spaghetti, che usa l’auto come mezzo di trasporto e non come estensione del proprio pene. Lo sfigato oggi è chi si fa il culo per tirare avanti in questo paese sempre più depresso, chi non cerca scorciatoie, chi paga le tasse, chi si assume le proprie responsabilità. Per anni, come popolo, abbiamo avuto una guida che non solo ha personificato lo stereotipo dell’italiano arruffone e incompetente, ma ne ha fatto un modello da seguire trovando, in questo, terreno fertile nell’ignoranza e nella mediocrità assunte a status sociale.

Oggi lo sport nazionale, sui giornali e su internet, è quello di fare le pulci alla vita di Martone per rivelarne gli scheletri nell’armadio. Personalmente devo dire che l’atteggiamento e il modo di porsi del vice-ministro (ma anche la sua faccia) non mi ispira alcuna simpatia, tutt’altro, ma se il suo obiettivo, se le sue parole, serviranno non dico a scardinare ma almeno a dare una spallata a questo sistema culturale,  se quello che questo governo vuol fare è tentare di ristabilire i ruoli, di chiamare le cose col proprio nome, beh per quanto mi riguarda io sono totalmente d’accordo. Smettetela, dunque, di fare i permalosi, voi che avete dovuto studiare e lavorare, che avete avuto due figli durante il percorso di studi, che siete rimasti orfani durante l’università e che siete incazzati perché vi hanno incluso negli sfigati in quanto sopra-soglia e cerchiamo invece di migliorare tutti insieme questo paese.

(1) non mi pento di essermi laureato a 30 anni, anzi. Non ho giustificazioni per questo, avrei potuto laurearmi due-tre, forse quattro anni prima, non dovevo studiare e lavorare ed economicamente non me la passavo nemmeno malaccio; se però avessi abbreviato i tempi non avrei fatto tante cose che ho amato, non avrei letto tanti libri, non avrei imparato molto di quello che poi mi è servito dopo e oggi sarei profondamente diverso, probabilmente peggiore.

(2) OK, emarginare qualcuno perché stupido e impedirgli di votare non è propriamente democratico, ma qui è anche ora di pensare di riformare la democrazia.