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Un pensiero sugli anni ’70 prendendo spunto da Life on Mars. Life on Mars è la canzone di David Bowie da cui il titolo di una fra le serie inglesi, fra le più innovative degli utlimi anni. In questi giorni sto, invecem guardando il remake made in USA della serie, tutto sommato nemmeno cattivo per essere un remake fatto dopo poco più di un anno dalla serie originale. La serie è ambientata nel 1973, casualmente il mio anno di nascita e da qualche giorno, vedendo Pierpaolo sempre più presente, non posso fare a meno di pensare che, proprio negli anni 70 avevo l’età di mio figlio e non riesco a non provare nostalgia per quel periodo. Certo non posso dire di aver vissuto pienamente gli anni ’70, ero troppo piccolo, ma ci vivrei adesso, cavolo se vorrei essere nel 1973. Negli anni settanta erano tutti convinti che nel 2000 le macchine, che allora viaggiavano a targhe alterne per la crisi del petrolio, avrebbero solcato i cieli. Oggi quelle stesse macchine non solo non volano, ma viaggiano a targhe alterne semplicemenbte perchè sono troppe.Nel 1973 andava in onda per la prima volta, in Giappone, Mazinga Z, oggi, guarda caso, in Giappone va in onda Shin Mazinger Z-Hen ma non è la stessa cosa. Ovvio Shin Mazinger è più bello(oddio le animazioni non è che siano ‘sto granchè), la storia è più coerente, ma forse allora Mazinga per un bambino poteva essere quasi una credibile ipotesi futuristica, di sicuro generava fiducia in un futuro migliore dove il male veniva sempre sconfitto, oggi… beh oggi è solo un altro cartone animato, se pure molto bello. Io ci vivrei negli anni ’70, quando per fare un tema c’era bisogno del vocabolario e le ricerche si facevano sulle enciclopedie, quando il sapere non era a portata di click e la televisione era la sola finestra sul mondo e aveva pure le sbarre. Ci vivrei non perchè penso che così fosse meglio; no accidenti, ci vivrei perchè l’uomo allora era diverso, migliore, cercava di superare i propri limiti, non c’era il buonismo imperante oggi ne il bigotto moralismo che si contrappone al progresso; in Italia erano tutti un po’ più provinciali, certamente più ignoranti, ma non era colpa loro. Oggi in italia le persone sono colpevolmente ignoranti: tutti noi disponiamo di strumenti inimagginabili solo trenta anni fa ma continuano esserci molti, troppi, analfabeti educati dalla TV non più finestra, per quanto piccola sul mondo, ma strumento di persuasione e propaganda da far quasi credere che i cosidetti manager di questo enorme carrozzone mediatico usino come libro di testo 1984 di Orwell.

Molte misteriose sparizioni, avvenute nell’ultimo secolo, in tutto il mondo vengono “spiegate” tutte insieme in una sera del 2004 quando una sfera di luce colpisce la Terra per svanire sulle rive di un lago e lasciare al suo posto 4400 persone, incredule e spaesate.
Questi “ritornati”, vengono immediatamente posti in quarantena per poi essere rilasciati, sia pure sotto stretta sorveglianza dell’NTAC una delle tante sigle di improbabili agenzie facenti capo alla sicurezza nazionale che circolano negli USA.
Questi “ritornati, provenienti dalle varie epoche, pian piano cominciano ad adattarsi alla società del XI secolo ognuno con i propri drammi e i propri problemi. Ben presto però si scopre che alcune di queste persone stanno sviluppando dei poteri superumani, poteri che, ovviamente possono essere usati per il bene o per il male e poteri che come nella trama di X-Men spaventano le persone “normali” che tendono dunque ad emarginare i “ritornati”.
Dopo varie vicissitudine sfuma l’ipotesi del rapimento alieno alla base del mistero dei 4400 e si scopre che in realtà questo sono stati rapiti e potenziati da essere umani provenienti da un futuro, un futuro di distruzione e di morte che potrà essere salvato solo da questi 4400 individui e dai loro nuovi poteri, poteri che in realtà avevano tutti i “ritornati” ma che il governo aveva sopito con un inibitore della sostanza che sviluppa il potere dei 4400, la proimicina. Il futuro però è più complesso di quello che appare e a fronte di una fazione che vuole salvarlo dalla distruzione esiste una fazione decisa a mantenere il proprio status quo e che non esita a mandare una sorta di anticristo, nella forma di una splendida ragazza, Isabelle, indietro nel tempo per fermare i 4400. Tutte e quattro le, brevi, stagioni si snodano fra la lotta fra il bene e il male nel passato e nel futuro dove al centro di tutto ci sono due investigatori dell’NTAC, Tom Baldwin e Diana Skouris le cui vicende personali saranno intrecciate a quelle dei “ritornati”.

Che dire della serie, per alcuni aspetti l’idea non era malvagia, anche se è stata sviluppata in maniera a volte troppo sbrigativa e semplicistica. Inoltre nella trama delle quattro stagioni ci sono spesso delle incongruenze narrative che lasciano lo spettatore un po’ perplesso. Degni di nota, invece, alcuni poteri, uno per tutti l’episodio in cui partecipa come guest star Robert Picardo (il medico olografico di ST:Voyager) in cui il “ritornato” Picardo è in grado di accelerare il metabolismo degli individui che vengono in contatto con la sua saliva permettendo a loro di dimagrire e a lui di creare il business del dimagrimento rapido. Nel complesso una serie godibile, per quanto nulla di indimenticabile.

Cast:
Jacqueline McKenzie – Diana Skouris
Joel Gretsch – Tom Baldwin
Patrick Flueger – Shawn Farrell
Conchita Campbell – Maia Rutledge
Chad Faust – Kyle Baldwin
Mahershalalhashbaz Ali – Richard Tyler
Bill Campbell – Jordan Collier
Megalyn Echikunwoke – Isabelle Tyler


Una delle caratteristiche della cultura betazoide che, da sempre, ha più incuriosito i terrestri, è la celebrazione dei matrimoni. Come noto tutti i partecipanti alla cerimonia devono presenziare nudi, alla sposa è consentito indossare una fascia bianca intorno al capo. In realtà questo aspetto della cultura di Betazed, che sulla Terra viene visto come atto di esibizionisto e sembra risvegliare i pruriti degli umani (che nonostante i loro progressi scientifici non riescono a superare il periodo adolescenziale della propria razza) trae origine in significati ben più profondi. Durante il matrimonio i betazoidi, che sono un popolo di telepati, si mostrano completamente nudi gli uni agli altri per simboleggiare che fisicamente e spiritualmente non c’è nulla da nascondere e che lo spirito con cui viene celebrata la cerimonia è di armonia e unità.

Intanto sulla Terra, Bay of Islands, in Nuova Zelanda si celebrerà il primo matrimonio nudi. Lo spirito è ben diverso da quello betazoide, , Cherie e Shane, 21 e 25 anni, hanno vinto il premio da 100.000 dollari bandito da radio The Edge per il concorso “Nude Nupitals”. Il matrimonio si celebrerà il 24 settembre su un catamarano di lusso e gli abiti potranno essere un optional anche per gli invitati; Cherie spera infatti che le sue damigelle vogliano presenziare nude al matrimonio (foto da Repubblica)


Questo è quel che si dice essere fans.
A me invece tocca lottare per mettere una statuetta di Goldrake alta 60cm nell’ingresso di casa… che vita…

LOL, trovato su Youtube, William Shatner che interpretà “Rocket Man” nel 1978 una perla :-)