Il mito di Kyashan ritorna in una nuova incarnazione e con una nuova storia e a giudicare dal primo episodio di questo Casshern Sins lo fa mantenendo gli stessi livelli dell’anime degli anni ’70.
Ritroviamo l’androide nato dalla fantasia di Tastunoko in un mondo soffocato dalle piogge acide e dalla carenza di sole e dominato dalle macchine se pure in piena decadenza.
Nella nuova serie i robot non sembrano solo macchine da distruzione ma hanno coscienza di se e paura di morire, una morte causata dal progressivo decadimento iniziato quando Casshern ha ucciso il Sole chiamato Luna. Ancora una volta l’eroe è destinato a combattere contro i robot fra cui si è diffusa la leggenda che l’unico modo per sopravvivere e fermare la rovina è di mangiare Casshern. In questo primo episodio troviamo anche Briking in una parte quanto meno ambigua e anche nuovi personaggi come Ringo un bambino (credo) androide e suo nonno. La scena in cui Ringo si mostra terrorizzato di fronte alla furia distruttiva di Casshern, dopo che questi lo salva dal robot che gli stava per schiacciare la testa, vale tutto l’episodio e ci riporta alle atmosfere di paura del diverso che caratterizzavano la serie classica.]]>

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