My two cents sul caso Englaro visto la rilevanza mediatica della storia e le decine di petizioni pro o contro che mi sono arrivate per e-mail e su facebook. Un tempo, nemmeno troppo lontano, in molti casi il medico di fronte all’evidenza dell’impossibilità di fare qualcosa prendeva da parte i familiari del paziente per dire loro, con tono grave, che non c’era più nulla da fare e di portare a casa il congiunto a morire serenamente. Oggi siamo in grado di prolungare la vita all’infinito e non voglio entrare nel merito se sia giusto o sbagliato far sopravvivere qualcuno, indefinitivamente, in stato vegetativo; piuttosto vorrei fare un paio di commenti sulla vicenda per come me ne è arrivata l’eco attraverso i mass media. Da un lato un padre che da quasi vent’anni si trova a vivere nell’attesa che cambi lo stato di una figlia non morta, che vive ogni telefonata con angoscia e forse speranza e che ha voluto coinvolgere le istituzioni in un dibattito su un argomento che coinvolge le coscienze e la morale, in uno stato dove la coscienza è un optional che si paga caro è la morale è imposta dalla TV; forse c’era un modo più semplice, non lo so. Dall’altro lato abbiamo le solite forze politiche di ogni schieramento pronte ad approfittare di qualunque occasione per trarne vantaggio, c’è sempre una campagna elettorale da qualche parte. Così nel brusio dei soliti, fievoli, lamenti di un’opposizione ridicola qui si parla di approntare in due giorni una legge sul testamento biologico(?!?) e di voler modificare la costituzione per favorire uno dei tre poteri dello stato e lo si fa, così, tranquillamente, in una domenica di carnevale, quasi fosse uno scherzo di Pulcinella. Al centro di tutto ciò una vita spezzata da un incidente stradale 17 anni fa, una donna che non sa di essere al “causa” di scontri istituzionali e di profonde crisi di coscienza dei soliti ipocriti e se anche lo sapesse probabilmente avrebbe ben altri problemi da risolvere.


Veloce puntatina ieri pomeriggio in quel di Putignano per la prima silata di carri allegorici della stagione. Giusto un salto per far vedere il carnevale a Pierpaolo vestito da principe azzurro. All’inizio era un po’ impaurito da maschere e suoni, poi si è lasciato andare con una bambina (quando mai…) che l’ha sommerso di coriandoli. Gliene abbiamo trovati perfino nel pannolino.

Dopo l’ultima bolletta Enel ho deciso di superare la mia pigrizia e cercare di far luce sui misteri del dove cavolo vada a finire l’energia che pago. Come prima cosa ho preso il dettaglio degli importi in bolletta e sto cercando di decifrarli. Francamente non è affatto facile, mi sembra di capire che i Kwh consumati vengano ripartiti nelle verie fasce di costo in base ai consumi annui (non ho capito se presunti o se facendo riferimento all’anno precedente). Non è chiaro come vengano ripartiti i Kwh, suppongo in proporzione agli scaglioni e in base al consumo annuo, e ancora non capisco in che modo vegano aggiunte le voci A, UC, MCT che sembrano quasi messe lì in maniera random. Ad ogni modo ho conforntato la bolletta con quella di mio padre è vedo che consumo circa il doppio di lui pagando più del triplo. Facendo un rapido calcolo in base alle tariffe il costo ci può stare adesso tocca capire il perchè di tali consumi. OK ho praticamente due server accesi, faccio una lavastoviglie al giorno una lavatrice al giorno, ci sono troppe alogene e poi TV, VCR, DVD, Home Theatre, Playstation, Box Multimediale, Digitale terrestre… però sono tutte cose che avevo anche quando pagavo molto meno della metà. Ad ogni modo ancora una volta LIDL ci da una mano. Ho appena acqistato il misuratore di consumi elettrici in vendita nella famosa catena tedesca, l’aggeggio messo fra la presa e l’utilizzatore è in grado di misurare i consumi istantanei e nel periodo. Ho cominciato con la lavastoviglie…

“Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l´interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.” questo citato è l’articolo 50 bis: “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet” del nuovo decreto sicurezza. Il governo non fa segreto che questo provvedimento serva a contrastare gli utilizzi distorti di social network come Facebook, in particolare per i vari episodi di cui si è tanto parlato nelle scorse settimane relativamente ai gruppi pro-Riina, pro-stupro e pro-attività eversive varie; personalmente la censura non mi vede MAI d’accordo ma supponiamo che sia necessario intervenire nel senso definito dalla norma su alcune attività illecite particolarmente odiose. Io non sono particolarmente aggiornato sui miracoli dei router nel 2009 ma proprio non riesco a capire come possano fare gli ISP a discriminare fra gli intricati rapporti di un social network quelli relativi ad attività illecite senza procedere al filtraggio dell’intero sito. Si può, forse, bloccare, l’url di un gruppo, ma anche li…boh

In questo periodo i media in tutti i modi cercano di far passare l’idea che l’italia stia vivendo una profonda crisi economica; tutto sommato è anche vero ma non più di due o tre anni fa, il fatto è che questo paese si basa su un economia non in grado di competere a livello internazionale ne con le grandi multinazionali ne con la produzione a basso costo dei paesi emergenti, ma questa è una cosa che ho detto e ridetto. La cosa interessante è che in questo periodo di percezione di “crisi” le attività di ristorazione più “popolari” dovrebbero farne le spese, quindi pizzerie, ristoranti, bracerie dovrebbero essere semivuote cosa che non è, anzi… tutto ciò per dire che ieri sera decidiamo io e Monica di andare a mangiare in una braceria e per non allontanarci troppo decidiamo di restare nel paesello dove ci tocca vivere causa costi delle case. Andiamo alla solita braceria, tutto prenotato, va bene andiamo ad un’altra braceria sempre qui a Casamassima, – Buona sera, ci sono posti liberi? – risposta -Quanti siete?- ora essendo due persone a questa domanda tu ti illudi che ci siano posti e alla mia risposta -Due più un bambino- mi sento dire che non c’erano posti, ed è la seconda volta che mi capita sempre qui a Casamassima. – Gli domando, scusa che domandi a fare, se ti rispondevo 20, i posti sarebbero usciti? – al che il tipo biascica una serie di scuse, mi giro e me ne vado mandandolo affanculo. In pratica questi stronzi di ristoratori di questo paesino dimenticato da dio non accettano due persone perchè poi non avrebber posto magari per una tavolata di diciotto, beh problemi loro, sono andato a mangiare dell’ottima carne in un paese vicino, Sammichele, in un posto con un’ottima accoglienza e migliore qualità, e ,ovviamente, ci tornerò… come, ciaramente, non tornerò più in quel locale che mi impegnerò a sconsigliare ad amici e parenti.
Per la cronaca ho mangiato un carpaccio sublime, un sacco di spiedini e della pancetta piccante arrostita strepitosa oltre che ottimi sottoli, anche il dolce non era male e mi sono portato a casa anche due spiedini avanzati…