Ieri una ragazza marocchina è stata uccisa, in provincia Pordenone, pare, dal padre perchè coinvolta in una relazione amorosa con un italiano di 13 anni più grande (lei ne aveva 18). Il padre che avrebbe raggiunto i due mentre erano in auto, li ha accoltellati entrambi ferendo lui e uccidendo lei.
Le motiviazioni del gesto omicida, secondo gli inquirenti, sono che il padre non accettava la forte differenza d’età fra i due ragazzi ma, sopratutto, il fatto che non sopportava la figlia insieme ad un italiano per di più cattolico. Ovviamente questa che, in un paese normale, sarebbe solo una normale notizia di cronaca nera da relegare a un trafiletto nel giornale locale, in italia diventa l’ennesima scusa per dare addosso agli immigrati e rafforzare la tesi dell’integrazione impossibile. Beh io, intanto, per non dimenticare, riporto un articolo del codice penale italiano abrogato SOLO nel 1981:

art. 587
Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.

Indovinello: quanti giorni di galera si fa, in italia, una persona condannata a tre anni?

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