Il 24 aprile 1990, esattamente venti anni fa, lo Space Shuttle Discovery, nella missione STS-31, metteva in orbita a 600 km di altezza, l’HST, Hubble Space Telescope. Hubble, così chiamato in onore dell’astronomo americano Edwin Hubble, ha rivoluzionato il modo di osservare lo spazio dal momento che, vista la sua collocazione, non è sottoposto ai disturbi dell’atmosfera terrestre che distorce le immagini e filtra alcuni tipi di radiazioni per i telescopi installati sulla Terra. Hubble è lungo 13,2 metri pesa 11 tonnellate con un diametro di 2,4 metri. Le prime immagini trasmesse dal telescopio, ricordo, furono oltremodo deludenti a causa di un errore nella progettazione dello specchio principale, problema corretto durante la prima missione di servizio che gli ha consentito di riportare immagini come quella della nebulosa NGC3603 sotto (dal sito della NASA). Non starò a ricordare le infinite scoperte che le oltre 700.000 immagini astronomiche riprese da Hubble hanno consentito ne tutti gli strumenti a bordo dell’HST, che dovrebbe essere sostituito nel 2014 dal Telescopio Spaziale James Webb, voglio solo celebrare i 20 anni di uno dei più grandi successi dell’esplorazione spaziale.

SKL come skull, teschio. Un nuovo OVA di Mazinkaiser in versione demoniaca, con teschi al posto del pilder, un mecha design semplice eppure cattivissimo e un chara-design che sembrerebbe riproporre sia Koji che Daisuke in versione dark. E’ un seguito di dello Shin Mazinger Z-hen? Non credo; che cosa sarà lo sapremo presto anche perchè c’è giù un sito internet http://www.mazinkaizer-skl.com


L’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull (meno male che devo solo copincollarlo e non pronunciarlo) ha mostrato quanto possa essere vulnerabile l’attuale sistema di trasporti che è ormai alla base del nostro modo di vivere; l’altro giorno parlando con un amico ho tirato fuori: -che ne dici se passiamo il primo maggio a Londra- e poco dopo mi sono reso conto di averlo detto come fosse una cosa normale, come se si trattasse di andare a fare un fine settimana fuori porta. E’ bastata un po’ di “cenere” vulcanica proveniente dall’Islanda, tuttavia, per paralizzare l’intero apparato di trasporti nel Nord Europa, bloccando le attività di capi di stato, capitani di industria e, ci manca poco, pure il calcio. I media sono pieni delle cronache di merci deperibili rimaste a marcire in qualche posto esotico e di gente bloccata nei posti più impensati dove si era recata per motivi assolutamente ludici.
Se da un lato questo breve ritorno a mezzi di trasporti più “slow” può servire a far riflettere su alcuni eccessi dall’altro non si può più tornare indietro, non possiamo immaginare di utilizzare la nave per raggiungere gli Stati Uniti o attraversare l’Europa in convogli trainati da locomotive a vapore. Certo ci sono sempre gli pseudo-intellettuali ambientalisti pronti a inneggiare al vulcano per un ritorno alle origini che vedrebbe, loro, per primi, in serie difficoltà, ma questi è meglio che facciano un brainstorming su come salvare il mondo dai sacchetti di plastica. Dal canto mio, penso che una sciocchezza come un eruzione in Islanda non possa e non debba bloccare metà del mondo e quindi, per quanto io ritenga che le misure intraprese siano state opportune, bisogna immaginare un sistema di trasporti più robusto, che siano treni ad alta velocità o nuovi motori per gli aerei l’Eyjafjallajokull deve insegnarci che dipendiamo da sistemi che si dimostrano ogni giorno fragili e non mi sembra sia il caso di arrendersi a questo.

Ne hanno parlato giornali TV, Twitter e Facebook sono piene della notizia. E’ morto Raimondo Vianello. Devo dire che qusta cosa mi mette decisamente tristezza. Ho tantissimi ricordi legati alla figura di Raimondo, in un certo senso rispetto a Mike Bongiorno o Pippo Baudo lui è stata una figura di secondo piano nel panorama televisivo italiano, ma ripenso a lui con dolcezza, quasi fosse un nonno, anche perchè me lo ricordo sempre vecchio. Il suo senso dell’umorismo, quasi british, le battute sagaci con significati diversi a seconda del livello culturale dello spettatore con me hanno sempre colpito nel segno ed è raro che accada.
Voglio ricordarlo con la sigla di “Tante Scuse”, mi ci ha fatto pensare un amico oggi pomeriggio ed è abbastanza emblematica del personaggio.

Certo l’anime non è un granchè, a dire il vero è una discreta porcheria, però adoro il mecha design del Mazinkaiser, fra l’altro è uno dei più bei Revoltech prodotti ed è stato pure difficile comprarlo ad un prezzo umano: