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Il capo di gabinetto Nobutaka Machimura e il ministero della difesa giapponese Shgeru Ishiba, in risposta ai continui sorvoli dei domini nipponici da parte di oggetti volanti non identificati hanno allertato l’esercito per un possibile imminente attaco UFO alle porte del Giappone. La squadra Getter è ready in five e dal museo della scienza e della tecnica sono stati prelevati Il Grande Mazinga e Mazinga Z per gli opportuni aggiornamenti del firmware prima di ritornare a combattere, sono in corso le ricerche di Hiroshi Shiba eremita nei boschi ai piedi del monte Fuji dalla sconfitta del Signore del Drago.
Scherzi a parte leggo oggi sul Corriere.it che (notizia di ieri) il capo di gabinetto e ministro della difesa nipponico in risposta a precise richieste dei giornalisti circa l’aumento di avvistamenti di oggetti volanti non identificati sul terriotrio giapponese hanno dichiarato «Non c’è nessun motivo per negare ulteriormente che oggetti non identificati (Ufo) esistono, e che questi vengono controllati da un’altra forma di vita» e che inoltre sia necessario che il Giappone debba prepararsi preventivamente ad un possibile attacco da parte degli alieni. Pur sottolineando che la sua è un’opinione personale il ministro della difesa ha inoltre precisato: «Verificherò se l’esercito del Giappone sia in grado di affrontare un attacco alieno – del resto, anche nei film di Godzilla sono di fatto le truppe giapponesi ad entrare in azione».
E mentre noi qui stiamo a discutere delle intercettazioni telefoniche di Berlusconi i Giapponesi si stanno preparando, ancora una volta, a salvare il mondo dalla minaccia delle forze del male. Adoro i Giapponesi :-)

PierpaoloE’ ufficiale, vivo in una sit-com americana!!
Oggi è una bella domenica d’autunno, fa freddo, ma non freddissimo, c’è il sole e prima di andare a pranzo dai suoceri mia moglie è andata al centro commerciale a comprarsi quel paio di scarpe che tanto le piacevano dopo avermi dato una mano a rinvasare quello che sarà il nostro alberello di natale per quest’anno… si perchè ci pareva brutto utilizzare ancora l’albero in plastca e fil di ferro dell’anno scorso e abbiamo deciso, ieri sera, di andare all’IKEA per comprarne uno vero, svedese; così armati di station wagon e con poppante al seguito ci siamo recati nel regno del fai da te casalingo dove per una ventina di euro scarsi (di cui me ne riborsano dieci) abbiamo comprato albero, vaso di creta, sottovaso di creta e terriccio e abbiamo caricato tutto insieme al passeggino, alla borsa del lattante e a tutte le altre stronzate prese assieme all’albero nella capiente familiare in modo che questa mattina in perfetto sile post-IKEA potessimo “montare” il tutto.
Adesso sono sul divano con tablet collegato in rete wireless col mio pc di là e dopo aver cambiato il pannolino al pupo, che nel frattempo, si è ovviamente svegliato e che adesso è in braccio a me vestito con una magliettina stile Capitan Harlock a guardare Getter Robot, mi è venuto in mente di scrivere questo post… e pensare che avevo pensato di scrivere tutta una pallosissima disquisizione sul complesso di Frankestein e sui cyborg nella fantascienza classica :-)

RobotechQualunque cosa si dica con un bimbo di due mesi si possono fare un sacco di cose: lo porto ai concerti rock (tanto casino per casino), lo porto a mangiare fuori, andiamo al mare, in centro, ovunque…una delle poche cose che non si può fare è andare al cinema… eh si al cinema, purtroppo se non gli piacesse il film lui protesterebbe vigorosamente e credo che non tutti sarebbero felici di sentie le urla strazianti di un bambino di due mesi durante una scena d’amore… Il fatto è che, oggi comeoggi, la probabilità che un film possa non piacere a mio figlio è sempre più elevata. Il giorno prima che nascesse siamo andati con la mamma a vedere i Transformers, una vaccata ricca di grafica FX ed effettivamente dai calci che tirava non mi sembrava avesse gradito. Ora scopro che, sulla scia dei Transformers, vogliono fare un film su Voltron, uno dei più insulsi anime robotici che abbia mai visto e come se non bastasse pensano persino di portare sul grande schermo Robotech (dopo che in USA hanno rovinato i vari anime già negli anni ’80). Se si aggiunge il remake cinematografico, già tristemente annunciato, di Masters of the Universe (che già faceva schifo di per se) credo che dal fatto di non poter andare al cinema per un po’ non posso che trarne giovamento.

Cutey HoneyPrimo giorno di meritate ferie e prima di partire per Londra comincio a smaltire un po’ di arretrati e comodamente sul divano mi gusto i primi quattro OAV di Shin Cutey Honey. Mai letto il manga e neppure visto la serie degli anni ’70, naturalmente mai arrivata in Italia, ma ho ancora una volta la conferma della follia nagaiana.
Cutey Honey appare quando l’umanità ha bisogno di lei; eccola quindi a Cosple City, segretaria dell’onesto sindaco Light inconsapevole dei suoi poteri e del suo ruolo di combattente in grado di assumere qualunque aspetto. Ma quando il male si fa più prepotente, con l’aiuto del vecchio Dambei e del piccolo Chokkei, lei riacquista la memoria e si prepara a combattere le forze dell’oscurità. Cutey Honey, tuttavia non è umana, in questi primi OAV traspare appena il dramma esistenziale del cyborg che vorrebbe essere un umano, tematica probabilmente (non lo so) molto presente nei manga e nella vecchia serie TV (come del resto in moltissime opere giapponesi degli anni 70). Di sicuro impatto le trasformazioni in cui la nostra eroina rimane nuda prima di assumere una nuova identità; meraviglioso Dambei, identico a Riegel di Atlas ufo Robot, anche lui un cyborg dotato, praticamente, di tutte le più incredibili diavolerie nagaiane rubate ai giganti Goldrake, Mazinga e Getter Robot(raggi fotonici, pugni a razzo, alabarda dombei, doppio fulmine, raggio termico…). Le vacanze cominciano bene.