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Pierpaolo Befunkyzzato :-)Cercavo un programma per trasformare velocemente e in maniera automatica un immagine in un fumetto. Ho trovato un servizio web che lo fa direttamente, si chiama Befunky e tutto sommato il risultato è abbastanza buono. Certo con Photoshop si può fare meglio ma ci vuole anche molto più sbattimento. Un tempo avrei preferito usare Gimp o Photoshop snobbando qualunque automatismo ma sono molto più vecchio e molto più pigro. E’ facile scoprire che si sta invecchiando. Quando ti accorgi che tutti i tuoi amici si sono sposati o stanno per farlo e quando anche tu, che strenuamente tenti una stoica resistenza, ti rendi conto che stai per capitolare allora sei sulla strada per la vecchiaia mentre quando hai un figlio ed esci con altre coppie con prole, beh allora sei diventato come tuo padre. Ed è giusto di ieri la notizia che il mio migliore amico sta aspettando un bimbo/a (beh non esattamente lui, anche se aveva tutti i sintomi dei primi mesi di gravidnza); che dire qui non stiamo più nella pelle sperando che non decidano di chiamarlo davvero Ettore :-)

Eccomi qui dopo due giornate e mezzo di inferno e in attesa di almeno altre due a tirare un attimo il fiato e ad approfittarne per controllare se è caduto il governo… Beh no sembra che abbia le ore contate ma il presidente è, come sempre, ottimista, beato lui. Io no, sarà il periodaccio, la stanchezza o forse che mi sopravvaluto ma, francamente, mi sono rotto di vivere in questo paese e non mi riferisco a questo buco in provincia di una citta provinciale dove sono “costretto” a stare ma proprio all’Italia. Il fatto è che nel DNA degli italiani deve esserci qualche gene specifico che induce al malaffare. Faccio un esempio telefono a moneta, metto i miei bravi soldi nell’aggeggio, il telefono non mi restituisce le monete; in un qualunque paese civile faccio un esposto alla compagnia dei telefoni che verificato il problema mi rimborsa i pochi centesimi che ho “perso”, in Italia vado a controllare se è stato malintenzionatamente ostruito lo sbocco delle monete e certamente ci trovo una palla di carta che rimossa mi permette di recuperare i miei soldi. La verità è che fin da piccoli siamo allevati come degli approfittatori, egoisti maestri nell’arte di arrangiarsi e stiamo li ad ammirare, invece che condannare, quelli più bravi di noi nele attività al limite dell’illecito. In un paese come gli USA, che per molti versi non amo molto, evadere il fisco prima di essere illegale è assolutamente immorale, qui da noi è immorale pagare le tasse ed illegale non pagarle solo se sei beccato salvo poi lamentarsi che sono alte… eh si perchè una delle migliori qualità dell’italiano è il lamento: ci si lamenta delle tasse, del governo, degli allenatori del pallone, dell’immondizia a Napoli, della TV, per poi non solo non far nulla per cambiare ma peggio adeguandosi alla situazione e quando possibile sguazzandoci dentro. Con un bimbo piccolo da educare questo modello sociale, capirete, non è il massimo ma la soluzione di emigrare non è, purtroppo, così facile alla mia età.

Tornato dalle ferie trovo in ufficio una situazione peggiore del previsto, una settimana d’inferno. A casa, invece, è la settimana in cui togliere l’albero di Natale da restituire all’IKEA in cambio del famoso buono acquisto (vedi Tremate le feste son tornate). E’ l’ultima volta che per Natale decido di utilizzare un albero vero, lo giuro!!! Ho aghi di pino, o meglio Picea Omorica, sparsi per tutta la casa e sono sicuro che ne avrò fino al prossimo Natale, abbiamo spazzato la casa cinque volte e ho, personalmente, intasato due volte la scopa elettrica ma quei maledetti continuano a spuntare da ogni dove. Fra l’altro visto che stavamo pulendo ho spostato un tappeto di bambu che è li da quando abbiamo comprato casa per pulirci sotto e sostituito due quadri che non mi erano mai piaciuti ma che erano li appesi provvisoriamente da tre anni. In pratica ho lavorato molto più che se fossi a lavoro :-)

Intanto il pupacchiotto cresce e ha cominciato a mangiare le pappine scoprendo un nuovo mondo di sapori e svuotando piatti e barattoli di omogenizzato di frutta. Ai tempi miei si mangiava quel che capitava e personalmente ho ingurgitato tonnellate di cervello di bovino e sono felicemente qui a parlarne, adesso non so nemmeno se sia legale venderlo. Per lo svezzamento, nel 2008, bisogna seguire un programma ferreo, come se gli esseri umani fossero mutatti in 30 anni, e per evitare l’insorgere di allergie bisogna somministrare i cibi uno alla volta e secondo un certo ordine… ma vaffanculo va… se fosse per me gli farei provare il salame piccante e la nutella. Mia mamma si è offerta di tenere il piccolo piuttosto che farlo andare al nido, certo economicamente mi coverrebbe anche, ma proprio non capisce che i nonni devono fare i nonni e viziare i nipoti e non possono farlo tutti i giorni; no per lei è solo mancanza di fiducia e io uno stronzo ingrato (che poi è pure vero). E mentre io rifletto su cosa fare con mia madre se, cioè, tentare di farla ragionare o mandarla affanculo, i centri commerciali che frequento ormai come una seconda casa mi informano amorevolmente che sta arrivando il Carnevale.

Da un paio di giorni sto attraversando una fase di pessimismo, dovrei controllare i bioritmi non lo faccio da quando guardavo “I Ragazzi del Computer” e copiai un floppy disk da 5 e 1/4 sul vecchio drive compatibile C=1571 contenente un programmino per C=64 totalmente in basic per il calcolo dei bioritmi; fino ad allora non sapevo assolutamente cosa diavolo fossero e devo dire che anche dopo non me ne è mai fregato niente. Da dove spuntano i bioritmi, ah la mia fase negativa. Troppo lavoro forse o il mio caratteraccio che me lo fa pesare, più probabilmente, ma oggi pensavo a come si è evoluto il concetto di famiglia nel nostro “bel” paese. Non voglio andare troppo indietro, diciamo ai tempi dei miei genitori c’era un papà che lavorava per mantenere la famiglia, una mamma casalinga e due-tre figli che crescevano sereni a casa accuditi amorevolmente. Poi vennero i divorzi e le famiglie distrutte, parlo di metà anni ’80, poi le famiglie allargate metà anni ’90, oggi? Oggi se si decide di mettere su famiglia difficilmente si sceglie il matrimonio e quando lo si fa è una scelta molto più matura e consapevole perchè, fra l’altro, sempre più spesso arriva in tarda età. Il problema è che tutte le tutele sulla famiglia mal si adattano ai cambiamenti di una società in evoluzione; tutt’altro, le leggi in materia sono fatte per un modello di famiglia, che praticamente non esiste più, che è quello dei miei genitori. Solo che da allora di acqua ne è passata sotto i ponti. Negli anni c’è stata una evoluzione delle opportunità femminili nei campi una volta a totale appannaggio degli uomini ma questa acquisizione di “diritti” è stata colpevolmente trasformata in un ammortizzatore sociale. Oggi vuoi per un accrescersi dei bisogni ma sopratutto per una perdita del potere di acquisto dei salari semplicemente, chi appartiene al modello di famiglia di mio padre si ritrova alla soglia della povertà. Chi è tutelato? Chi i diritti gli ha ormai acquisiti ed ormai è vecchio e spesso rincoglionito; una donna che lavora, per esmpio, non ha alcun aiuto da parte dello stato quando ha un figlio, qualche mese di maternità, un relativamente breve periodo di allattamento e poi? Poi molti ricorrono alla famiglia, mamme, zie, nonne per accudire i pargoli e tornare “serenamente” a lavorare; altri che non hanno questa possibilità o che decidono che i parenti non potranno mai dare nessun tipo di educazione ai propri figli devono rivolgersi agli asili nido. Ma esistono asili nido statali? Esistono asili nido aziendali? Ci sono aiuti sotto forma di sgravi fiscali per pagare la retta di un asilo nido? La risposta a tutte e tre queste domande è sostanzialmente: no. (O meglio quello che c’è è altamente insufficente il che, alla fine, fa lo stesso). Lo ammetto, sono alla ricerca di un nido per il cucciolo per quando la mamma terminerà le ferie, ma la cosa non mi fa affatto piacere. Del resto, a chi il post dovesse sembrare leggermente interessato, ricordo che il sito è mio.
P.S. Non ci credo lo stesso ma nell’immagine il mio bioritmo, calcolato su Yahoo, la curva verde rappresenta il ciclo emotivo (sentimenti emozioni) :-)


No non è l’ultima hit degli Squallor come questa foto non è un fotomontaggio. Tutto è solo per mostrare l’ultimo inutile fantasmagorico acquisto votato allo sfrenato consumismo, made in IKEA, mentre Pierpaolo cerca di schivare i taxi gialli. Ecco la, ormai famosa, gigantografia di Time Square. Perchè continuo ad appendermi in casa quadri e foto di posti che fan venire una tremenda nostalgia è un masochistico, profondissimo, mistero.