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Beh Pierpaolo cresce e si porta a casa dal nido tutte le malattie possibili, così un week-end si e uno no siamo costretti a casa.
Comunque ci ha fatto andare in vacanza qualche settimana fa ed ecco cosa ha fatto un pomeriggio dopo aver mangiato un gelato allo yogurt per merenda.

Qui invece è a casa che ormai semovente ha deciso di rincorrere i suoi giocattoli.

Visto che Wind continua a non volermi concedere il privilegio di poter navigare in internet pur pagando un’ADSL, lenta anche quando funzionava, quasi al prezzo di una linea dati commerciale, oggi mi sono procurato una di quelle chiavette per navigare in UMTS col tablet.
Devo dire che la qualità della navigazione va al di la delle mie più rosee aspettative, un po’ meno per quello che riguarda la velocità di upload ma per ora va bene così. Ho avuto così la possibiità di leggere la posta e oltre ad aver trovato il codice di ricarica per cellulari che avevo richiesto tanto tempo fa come vincita di un concorso a premi ho ricevuto una mail da un vecchio netfriend, Andrea. Ci siamo conosciuti perchè lui aveva un chiodo fisso, realizzare una produzione fantascientifica amatoriale seria, Munnethep, di cui era anche pronto il pilot ormai sei anni fa. Poi ci siamo persi di vista, io che sono il solito orso pigro non gli ho più scritto e lui ha avuto fin troppi problemi per farlo. Beh è stato un piacere ritrovare questo vecchio amico (troppi ne ho persi per colpa della mia inerzia) un po’ meno, purtroppo, leggere alcune cose.

Prima o poi ci cascan tutti. Ed ecco che un altro amico procede verso il “giorno più bello”, tranquillamente, senza bruciare le tappe e facendo tutto il necessario previsto dal rito. Ed eccoci qui, tutti insieme, a mangiare focaccia e mortadella nemmeno fosse pasquetta in campagna e a parlare di abito, sale e agenzie di viaggio, mentre il pupo ridacchia contento di rimanere sveglio fino a tardi,sgranocchiando i biscottini che normalmente non gli sarebbero permessi, a giocare e mettere in croce persone nuove; nuove per lui che non le vede da natale ma non per me che mi sembra siano passate solo un paio di settimane e a pensarci mi viene una certa ansia.
Intanto continuano le peripezie della mia linea ADSL, Wind mi manda un messaggino sms per dire che hanno preso in carico la mia segnalazione; chissà quale poi… intanto qui la inea non c’è da più di un mese e io, che mi sono quasi ridotto a guardare la TV, non posso non notare che c’è una quantità di brutti ceffi in giro per le trasmissioni che pare quasi che ci sia stato un secondo indulto.
Per concludere l’intervento cercavo una foto significativa del mio amico nella cartella di settembre 2004, più o meno una vita fa, il bello è che ho trovato il matrimonio di un altro amico, foto di amici andati e foto di nuovi amici; un anno significativo il 2004, più di quanto è sembrato vivendolo.

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono (cit.)

Quasi finito il ponte del 25 aprile, in attesa di quello del primo maggio mi attende l’inferno. L’idea era di divertirsi tutto il lungo week end ma come ho scritto il pupo malato ci ha costretti a casa, a parte proprio il giorno della Liberazione. Complice la bella giornata di sole ce ne siamo andati a fare un giro a Taranto, città dove ho vissuto i miei primi sei anni e dove non tornavo da tempo. Abbiamo fatto un giro nel corso principale pieno di gente nonostante fosse tutto chiuso. Un mare di punkabbestia come non se ne vedono nemmeno di sera alla stazione ma la cosa che mi ha colpito di più sono i marinai. Girando per Taranto da piccolo ricordo distintamente gruppi di marinai in libera uscita nemmeno fosse un film in bianco e nero degli anni sessanta; traumatico è stato vedere gruppi di donne in divisa girare per Taranto a guardare le vetrine :-) Poi c’era il V2Day di beppe Grillo ma a Taranto ho visto solo un banchetto, dove sedicenti comunisti in giacca e cravatta distribuivano un foglio con slogan presi dritti dritti dal ’68 e un enorme striscione incomprensibile, collegato certamente al movimento del comico genovese, mancavano solo le persone. Alla fine ci siamo presi un aperitivo che in realtà era un pranzo completo e siamo andati via. Sulla strada del ritorno volevamo passare dal mare e abbiamo seguito il navigatore che ci ha portato in un posto in aperta campagna (?!?) sulla strada avrò contato dieci antenne radio, un’antenna enorme della Rai, quattro gigantesche antenne paraboliche mimetizzate e un radar dell’ENAV. Alla fine ci siamo ritrovati quasi a Fasano e visto che c’era una fiera da quelle parti ci siamo fermati un’oretta anche per mangiare.