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Settimana intensa per il piccolo mostro iperattivo. L’altro giorno a bordo del mitico Chicco 4 non aveva allacciato le cinture di sicurezza e ha deciso di sporgersi dalla macchinina per guardare da vicino il pavimento: ci è riuscito capottandosi con tutto il Chicco 4. Giovedi per poco non si tuffava da fasciatoio e oggi si è fatto tutto il lettone (che fra l’altro è di una misura fuori standard più grande del solito due piazze) per tentare di suicidarsi gettandosi. Per fortuna quando abbiamo comprato la camera da letto presi dalle mode etnico-orientaleggianti abbiamo scelto un letto poco più alto di un tatami e quindi per il piccolo solo un secondo spavento. Il problema è la mamma che ha sempre più capelli bianchi in testa e non è un bel vedere :-)

Ci sono delle cose che per quanto possano essere giuste mi danno fastidio. Vado in farmacia per comprare degli antibiotici visto che da un paio di giorni l’influenza ha deciso di colpire e ne approfitto per richiedere una confezione di Nimesulide e scopro che adesso, per il farmaco, è obbligatoria la prescrizione medica. Alla mia faccia stupita, la farmacista, quasi imbarazzata, mi dice che se ne faceva un uso smodato e che il Ministero della Salute ha deciso in tal senso. In effetti ricordo una polemica dei mesi scorsi sul ritiro dal mercato della molecola che assunta in forti dosi farebbe male al fegato. Pazienza, però fino a un paio d’anni fa, quando soffrivo di costanti dolorosi mal di denti, il Nimesulide era praticamente l’unica cosa che mi tenesse in piedi(e non ho problemi al fegato). Sarà anche giusto così, però quando mi si impedisce per decreto, come in questo caso, di fare qualsiasi cosa mi viene come un groppo allo stomaco… ma forse è solo l’influenza.

Domenica di tempo discreto non abbastanza caldo per una scampagnata fuori porta ma non brutto da costringerti a casa. Così decidiamo di fare un giro nel nuovo mega-iper centro commerciale appena aperto a Molfetta, una cinquantina di km da qui. Un percorso ideale per far dormire il bambino una mezz’oretta (in macchina crolla prima di uscire dal cancello); sono tre giorni che ha sonno ma invece di dormire frigna assonnato. I centri commerciali sono ormai tutti uguali, stessi prezzi, stessi negozi ma negli ultimi anni da poco più che capannoni commerciali si stanno trasformando in autentici gioielli architettonici belli da fuori e anche da dentro. Forse hanno rinunciato alla praticità in favore della bellezza ma adesso quasi tutti offrono anche altri servizi oltre alla vendita di beni di consumo, c’è il fasciatoio per cambiare il pupo, ci sono tavolini, poltroncine comode tutto ciò che permette ad una famigliola di passare un pomeriggio tranquillo e così è stato. Abbiamo dato la pappa al pupo seduti ad un tavolino, l’abbiamo cambiato al fasciatoio, c’era uno spettacolo di pupazzi e marionette e abbiamo pranzato, decentemente, in un ristorante nella galleria. Più tardi (dopo aver comprato una SD da 2 Gb a 8,90 e c’era anche un bellissimo monitor 20 pollici 16:9 della Acer a 120 euro che mi è stato impedito di acquistare) siamo andati a Molfetta a prendere un caffè ad un bar sul mare. Unica nota stonata di questa giornata gli autovelox sulla statale. Sia in andata che in ritorno c’era una pattuglia della polizia appostata sulla strada pronta a multare chi avesse superato il limite; lodevole che si facciano i controlli anche se è inutile insistere sugli eccessi di velocità se l’obiettivo è ridurre la mortalità sulle strade, ma diamine almeno sistemate questi limiti. Io non avevo fretta, portavo in macchina un bimbo di sette mesi, guido un’utilitaria familiare mica una macchina da corsa ma non posso stare a guardare il tachimetro per sapere se sto superando il limite di 90 su un rettilineo a due corsie deserto e in discesa. Lo saprò quando e se arriveranno le multe :-). Intanto un accessorio indispensabile sulla prossima auto, sarà il cruise control.

Faccio un post per complimentarmi con me stesso, oggi sono stato davvero brillante. Da una piacevole sensazione sapere che quando sono in giornata posso sparare cazzate in un monologo di 15 minuti, su qualunque argomento dello scibile umano, senza essermi preparato prima e risultare credibile se non, a volte, un guru (a scuola questo giochetto funzionava alla grande e ho sempre studiato molto meno della media :-) ) Beh almeno pareggio quelle volte che faccio la figura del cretino su argomenti che dovrei conoscere meglio dell’interlocutore.

Confermo il giudizio sull’ultimo album di Van de Sfroos è magnifico.

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La finanza preoccüpada riüssiva pioe a truvàll
ma lüü l’era giamò dree a rampegà…
soe per el quaiett cui müdaand e i scarp de tennis
e’l rest di so vestii in soel fuund del laagh
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ah per chi pensa che non si capisce niente dopo la sesta volta che sento una canzone anche io che sono pugliese capisco l’80% del testo :-)

Arrivati alla mia età o si frequentano fighetti rincoglioniti dagli after hour in locali trendy(che tristezza poveri bamboccioni) oppure, se si esce dalla nerditudine, ci si ritrova con una compagna e prole. Nel secondo caso gli amici sono più o meno nella stessa situazione. Tutto ciò per dire che ieri sera, più o meno verso quest’ora Enrica, la moglie di Rocco, un mio amico di infanzia era in sala travaglio per dare alla luce alle 00.48 il piccolo Luca Ronchi; sembra il nome di un giovane cantautore sanremese in realtà è il nome di un regista e produttore oltre che fondatore di Telemilano, poi diventata Canale 5, chissà se Rocco lo sapeva :-) AD ogni modo il piccolo luca pesa 3,7 chili ed è lungo 51 cm. Benvenuto Luca.