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Gli americani… sembra che Hollywood raschiato il fondo dei remake sia pronto a portare sullo schermo gli Shogun Warriors. Ma facciamo un salto agli anni ’70 per parlare degli Shogun Warriors.

 

Negli USA a differenza che in Europa gli anime giapponesi coi robottoni non sono mai arrivati e quando sono arrivati sono stati snaturat… ehm adattati in maniera molto americana (?!?).

Ad ogni buon conto visto il successo mondiale dei super robot la Mattel, negli anni ’70, tentò di lanciare una linea di giocattoli dedicata agli Shogun Warriors riunendo sotto un unico marchio Mazinga, Goldrake, Danguard Ace, Vultus V, Daimos, Gaiking fino a… Godzilla che non c’entra nulla ma faceva molto giappo.

Per sostenere il mechandise entra in scena persino la Marvel che dedica un nuovo fumetto di 20 numeri proprio agli Shogun Warriors (Danguard ACE, Raideen e combatter V) fino a fare un cross over con i Fantastici 4.

 

Quindi per riassumere gli americani stanno pensando di portare Mazinga, Goldrake e compagnia sul grande schermo, questo a quanto pare se l’idea di Jules Urbach e Matthew Gratzner, entrambi guru degli effetti speciali, di lanciare per il 2012 un film su Gaiking avrà successo.
Per ora c’è online un piccolo trailer realizzato in computer grafica che dovrebbe dare l’idea del design del robot, ma a quanto pare l’idea di Urbach è di realizzare un modello del Gaiking a grandezza naturale, cosa che farebbe sfigurare il Gundam realizzato a Tokyo questa estate.

 

Ormai non è più possibile sfuggire agli occhi indiscreti dei videofonini sparsi in tutto il mondo. Così grazie a questa tecnologia, che per chi non lo sapesse, è stata riportata dalla squadra SG-1 nel 1999 da un pianeta degli Antichi, abbiamo, finalmente, le prove, inequivocabili, che in Russia c’è appena stata una visita dei Goa’uld. Dai filmati, apparsi in tutte le televisioni europee e di cui riporto i fotogrammi più significativi, appare evidente che una nave di classe Ha’Tak, dopo essere uscita dall’iperspazio il 9 dicembre nei cieli della Norvegia si è diretta in Russia da dove è ripartita il 18 dicembre. Da fonti vicine al Comando SG sembrerebbe che lo stesso Apophis si sia recato a far visita al suo alleato Putin sul pianeta Terra per prendere accordi circa lo sfruttamento di un giacimento di naquadah ritrovato durante una spedizione scientifica nella Siberia settentrionale. Si ignora se il presidente russo sia egli stesso un ospite di un Goa’uld, ma prove sempre più insistenti fanno ritenere che ci siano numerosi simbionti che hanno preso il controllo di alte cariche del vecchio continente. Ambienti vicini ai Social Network, in particolare a Youtube, inoltre, ritengono che lo stesso attentato al Presidente del Consiglio italiano non sia stato altro che un complotto, ordito da un commando di Jaffa di Apophis, con il chiaro scopo di distrarre l’attenzione mediatica del popolo europeo dalla notizia, molto più importante, dell’avvistamento Goa’uld sulla Terra. La tesi è avvalorata da una mata hari del KGB che ha rivelato che il cosidetto “lettone di Putin” sia il nome in codice di un Sarcofago Goa’uld nella disponibilità del Presidente Russo, un dispositivo (stando agli archivi segreti del Comando SG, trafugati da un hacker indianoiraniano, lo stesso che ha bloccato Twitter in questi giorni) derivato dalla tecnologia degli Antichi capace di rigenerare la forma fisica di un individuo alterandone a lungo andare la personalità. State attenti dunque e segnalate immediatamente al comando SG strani luccichii negli occhi dei vostri vicini che indichino la presenza del simbionte e quando festeggiate il prossimo Capodanno pensate che il 2012 è vicino.

La spirale che si apre nei cieli della Norvegia è evidentemente una frattura dello spazio tempo che si apre quando l’Ha’Tak di Apophis esce dall’iperspazio nell’atmosfera terrestre. Sui media questo fenomeno è stato etichettato, fin troppo frettolosamente, come un fallito esperimento missilistico russo.

Qui osserviamo il volo dell’Ha’Tak di Apophis sulla piazza Rossa, molto probabilmente qualcosa non deve aver funzionato bene nei dispositivi di occultamento della nave. Per spiegare il fenomeno i media, asserviti alle forze Goa’uld hanno parlato prima di manipolazione del filmato e successivamente di ologramma proiettato sui cieli della città.

Questa foto, trafugata da un hacker indianoiraniano dagli archivi del Comando SG è stata ripresa dalla squadra SG-1 in un deserto sul pianeta Abydos. nella foto si vede la nave madre di Ra, uno dei più famosi e sanguinari Signori del sistema. Si noti come la nave di Ra abbia una configurazione simile a quella della astronave osservata volare sopra la Piazza Rossa.

YattermanHo finalmente visto Yatterman live action movie, il film di Yattaman. E’ inutile raccontare la storia di uno degli anime più esilaranti degli anni ’80 di cui oltre allo splendito remake animato è stato realizzato un film a dir poco meraviglioso.

 

Mentre scrivo queste righe ho un sorriso ebete stampato sulla faccia a ripensare al film. E’ praticamente identico al cartone animato e gli attori sono incredibilmente azzeccati, specie la bellissima Doronjo interpretata dalla splendida Kyoko Fukada, attrice e cantante j-pop. Il finale del film, che ha sbancato i botteghini, naturalmente in Giappone, lascerebbe anche presagire un secono capitolo con Yatter-pellicano, lo spero tanto.

 

Intanto godetevi il filmato col balletto esilarante del trio Drombo e un grazie anche a Dnotomista per i sub-ita non propriamente “girellari” ma curatissimi.

E’ notizia di questi giorni che la NASA ha annunciato il ritrovamento di discrete quantità di acqua sulla Luna. L’esperimento è iniziato l’8 ottobre con la sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), che ha lanciato verso il cratere lunare Cabeus, vicino al Polo Sud, un missile, il Centaur, che ha impattato contro la superfice lunare ad oltre 7.000 Km/h. LCROSS, ha potuto così fotografare e filmare i risultati del bombardamento confermando le recenti scoperte della sonda indiana Chandrayaan-1: sulla Luna sono presenti dei quantitativi non trascurabili di H2O. Come l’acqua sia arrivata in quel deserto millnario è ancora da capire, probabilmente a causa dell’impatto di comete con la superficie nascosta del satellite; fatto sta che sulla Luna c’è, incontestabilmente acqua.
L’impatto di una simile notizia è enorme per la ricerca spaziale. La presenza di acqua sulla Luna permetterebbe la creazione di una base lunare permanente in cui l’acqua potrebbe essere usata sia come combustibile che per sostenere la vita sull’arido satellite senza doverla importare a costi altissimi dalla Terra.
Ovviamente l’annuncio della NASA dalla voce del Dr. Antony Colaprete, fra i principali artefici del progetto LCROSS, ha fatto il giro del mondo. Mentre però, praticamente tutto il resto del mondo ha raccolto con entusiasmo i risultati della missione qui in italia, la stolta mentalità provinciale dedita a pizza e mandolino porta a fare delle riflessioni sui costi di una simile ricerca giungendo alle conclusioni che un ritorno sulla Luna sarebbe inutilmente oneroso. Finche a trarre simili conclusioni è un avvocato o un giornalista, tutto sommato, la cosa non mi tange più di tanto, sono invece spaventato a sentire simili considerazioni da gente che lavora nel campo dell’informatica. Non starò a dilungarmi su tutte le ripercussioni che la ricerca spaziale ha avuto e ha sulla vita di tutti i giorni, per quello c’è Google, e non starò nemmeno a spiegare che l’informatica è fra le discipline che più si sono sviluppate grazie ad essa. Quello che voglio sottolineare, invece, è che questo atteggiamento, quello cioè di colui che afferma che invece che spendere soldi a cercare l’acqua sulla Luna si dovrebbe trovare il modo di portare l’acqua a tutta la popolazione mondiale, spiega ESATTAMENTE perchè in italia ormai non si fa più ricerca e chiunque abbia studiato una disciplina scientifica con passione non vede l’ora di fare le valigie per andare a lavorare in una qualunque università del terzo mondo.

Un pensiero sugli anni ’70 prendendo spunto da Life on Mars. Life on Mars è la canzone di David Bowie da cui il titolo di una fra le serie inglesi, fra le più innovative degli utlimi anni. In questi giorni sto, invecem guardando il remake made in USA della serie, tutto sommato nemmeno cattivo per essere un remake fatto dopo poco più di un anno dalla serie originale. La serie è ambientata nel 1973, casualmente il mio anno di nascita e da qualche giorno, vedendo Pierpaolo sempre più presente, non posso fare a meno di pensare che, proprio negli anni 70 avevo l’età di mio figlio e non riesco a non provare nostalgia per quel periodo. Certo non posso dire di aver vissuto pienamente gli anni ’70, ero troppo piccolo, ma ci vivrei adesso, cavolo se vorrei essere nel 1973. Negli anni settanta erano tutti convinti che nel 2000 le macchine, che allora viaggiavano a targhe alterne per la crisi del petrolio, avrebbero solcato i cieli. Oggi quelle stesse macchine non solo non volano, ma viaggiano a targhe alterne semplicemenbte perchè sono troppe.Nel 1973 andava in onda per la prima volta, in Giappone, Mazinga Z, oggi, guarda caso, in Giappone va in onda Shin Mazinger Z-Hen ma non è la stessa cosa. Ovvio Shin Mazinger è più bello(oddio le animazioni non è che siano ‘sto granchè), la storia è più coerente, ma forse allora Mazinga per un bambino poteva essere quasi una credibile ipotesi futuristica, di sicuro generava fiducia in un futuro migliore dove il male veniva sempre sconfitto, oggi… beh oggi è solo un altro cartone animato, se pure molto bello. Io ci vivrei negli anni ’70, quando per fare un tema c’era bisogno del vocabolario e le ricerche si facevano sulle enciclopedie, quando il sapere non era a portata di click e la televisione era la sola finestra sul mondo e aveva pure le sbarre. Ci vivrei non perchè penso che così fosse meglio; no accidenti, ci vivrei perchè l’uomo allora era diverso, migliore, cercava di superare i propri limiti, non c’era il buonismo imperante oggi ne il bigotto moralismo che si contrappone al progresso; in Italia erano tutti un po’ più provinciali, certamente più ignoranti, ma non era colpa loro. Oggi in italia le persone sono colpevolmente ignoranti: tutti noi disponiamo di strumenti inimagginabili solo trenta anni fa ma continuano esserci molti, troppi, analfabeti educati dalla TV non più finestra, per quanto piccola sul mondo, ma strumento di persuasione e propaganda da far quasi credere che i cosidetti manager di questo enorme carrozzone mediatico usino come libro di testo 1984 di Orwell.