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Qualche mese fa ho preso due hard disk Western Digital Elements. Sono bellissimi, case in alluminio grigio chiaro, disco WD da 500 Gb e si spengono allo spegnimento del PC; li uso per il backup in RAID di dati, per lo più foto e filmati. Un paio di settimane fa l’alimentatore di uno dei due decide di abbandonarmi, seguito dopo due-tre giorni dall’alimentatore dell’altro. Francamente ridare indietro in garanzia i due dischi zeppi di dati a causa degli alimentatori non mi andava e poi non avevo nemmeno lo scontrino fiscale (come al solito). Così senza rivolgermi al venditore chiamo l’assistenza WD, spiego il problema, evidentemente noto, dico loro i seriali dei prodotti e senza battere ciglio mi hanno inviato a casa due nuovi alimentatori (sempre cinesi ma visivamente più affidabili). Un plauso all’assistenza WD, adesso ho di nuovo accesso ai miei dischi esterni.

P.S. Una piccola precisazione visto che mi è stato richiesto via mail. Il numero da chiamare per l’assistenza WD è lo 00800- 27549338 che è un numero verde internazionale (gratuito quindi). Conviene, per risparmiare tempo, verificare sul sito WD la garanzia ed eventualmente registrare il prodotto con i dati reali del proprietario per risparmiare tempo con l’operatore che comunque risponde in italiano.

In questa notte 40 anni fa tre uomini portavano a termine una missione incredibile, portavano l’umanità a toccare con un dito quella Luna simbolo certamente di una gara a chi ce l’ha più lungo ma simbolo sopratutto dell’affermazione della potenzialità di un branco di scimmie glabre evolutesi su un pezzo di roccia guardando il cielo e immaginandolo popolato da dei e demoni, guardando il cielo e sognano di arrivarci per scalzare dio o soltanto per il gusto.
In questa notte calda e senza Luna, col bimbo malato è il condizionatore prudenzialmente spento, dubito di riuscire a dormire; ho la finestra aperta e sento di lontano qualcuno fare il karaoke mentre, stranamente ripenso a Neon Genesis Evangelion e decido di riascoltarne l’ending theme dove la bellissima voce di Claire Littley non fa rimpiangere l’originale di Frank Sinatra.



Mi chiama mia sorella allarmata perchè tutti i suoi dati sono archiviati su un hard disk esterno che ora “non funziona”. Inutile parlare di backup a mia sorella.. non capirebbe…così le dico:-”OK portami il disco e vediamo”
Ed ecco che ancora una volta un problema informatico di mia sorella diviene spunto per un post che a qualcuno potrebbe tornare utile (vedi qui ).
L’hard disk è un Lacie, la matricola sul retro riporta in piccolo N2870 perchè per il resto è un parallelepipedo nero con il fondo, il frontale e il retro in plastica e la copertura in alluminio verniciato. Solo un foro per il led di funzionamento, per l’ingresso USB e per il cavo di alimentazione.
Attacco il disco a un mio pc ed effettivamente Windows Xp non lo vede minimamente. Decido di recuperare i dati direttamente collegando il disco, eventualmente con qualche software di recover, ma, piccolo problemino, come diavolo lo apro il case esterno che non c’e’ una vite nemmeno a pagarla.
Dopo una vana ricerca su internet e un’ora di tentativi ecco un breve tutorial su come aprire quel cazzo di case. Certo a leggerlo sembra facile, perciò lo scrivo…

1) inserire due piccoli cacciaviti piatti nei due tagli sul fondo in prossimità del retro del disco. I cacciaviti sbloccherano i gancetti di plastica che tengono bloccato il retro (fig 1)
2) tirare il pezzo di plastica corrispondente al retro del disco nella direzione del fondo (fig 2)
3) Una volta sfilato il pezzettino di plastica del retro sfilare la cover in alluminio del case (fig 3)

Il gioco è fatto ma, sarò stupido, c’è voluta un ora e non sono riuscito a non graffiare la plastica.
poco male, comunque, dato che il disco vero e proprio (un Samsung SATA da 500Gb) aveva dei sigilli che ne impedivano la rimozione senza perdere la garanzia, ma i dati valevano più del disco quindi…

Per la cronaca il disco era sano ma è partita l’elettronica dell’interfaccia USB-SATA.

Il 7 aprile 1979 va in onda in Giappone per la prima volta la serie TV Kidō Senshi Gandamu che giungerà in Italia un anno dopo con il titolo Mobile Suit Gundam. Gundam rompe un po’ con le serie robotiche precedenti, da Mazinger in poi e, il suo creatore, Yoshiyuki Tomino, ai giganti robot invulnerabili e con trame non sempre verosimili sostituisce i mobile suit, vere macchine da combattimento come può esserlo un carro armato o un cacciabombardiere.
Per ricordare il trentesimo anniversario da quella prima messa in onda, a Tokyo, nel parco Shiokaze si sta realizzando una nuova statua a grandezza naturale del primo Gundam RX-78 dopo il monumento in bronzo installato nel 2008 alla stazione dei treni di Kamiigusa.
La nuova riproduzione sarà fedele all’originale nelle dimensioni e nei colori, alta 18 metri, sarà visitabile gratuitamente da luglio ad agosto 2009, se qualcuno ha in programma di fare le vacanze in Giappone…

Alessandro segnala via Twitter l’esistenza di una roba che proprio non conoscevo CHDK. CHDK, Canon Hacker’s Development Kit e’ un software sviluppato per sfruttare direttamente il processore Digic, in varie versioni, presente su tutte le fotocamere compatte Canon. Una volta verificata la versione del firmware (basta copiare un file chiamato ver.req e all’accensione in modalità visualizzazione premere contemporaneamente i tasti FUNC.SET e DISP) e’ sufficiente scaricarsi il software, se presente, per il modello/firmware della fotocamera e installarlo. L’installazione consiste semplicemente nella copia dei due files scaricati nella root della SD e nell’eseguire l’aggiornamento del firmware. In realtà non viene aggiornato un bel nulla, CHDK non e’ un firmware ma solo un software che usa questo escamotage per essere caricato in memoria, al succesivo riavvio della macchina CHDK sara’ sparito e per essere utilizzato dovra’ essere ricaricato. Per la garanzia, beh Canon la dichiara decaduta se vengono usati firmware non originali e anche se CHDK non e’ un firmware puo’ essere utilizzato per gestire la macchina fuori dai range di funzionamento testati da Canon. Quando dico “puo’ essere utilizzato per…” sto parlando di una delle peculiarita’ piu’ interessanti di CHDK, la possibilita’ di utilizzare script(gia’ disponibili a tonnellate) per far fare una serie di cose alla fotocamera. Altre funzionalita’ interessanti sono la possibilita’ di salvare in RAW, cosa preclusa alle compatte generalmente, la possibilità di prolungare i filmati sfruttando tutti i 2 GB della SD e con una compressione migliore, ma solo il fatto di avere un’indicatore decente del consumo della batteria e’ sufficiente per installare il programma. Tutte le informazioni su CHDK da come scaricarlo a come farlo funzionare sono disponibili a partire da qui