27 ottobre 2009

Lancio rinviato a causa delle avverse condizioni del tempo per il vettore di test Ares I-X. Il razzo, derivato dai booster di lancio dello Space Shuttle, porterà nello spazio la navetta Orion progettata per raggiungere prima la ISS, poi la Luna e infine Marte. Il lancio di Ares I-X servirà a testare i sistemi di controllo e il sistema di recupero della navetta Orion, riprodotta in termini di massa e baricentro per la missione di collaudo.

Mentre restiamo col fiato sospeso pronti ad applaudire il primo collaudo della futura missione low cost della NASA non ci resta che ammirare l’estrema bruttezza del vettore Ares.

28 ottobre 2009 ore 11.30 (16.30 ora italiana)

Dopo il rinvio di ieri per il maltempo si può dire che il programma Constellation parte insieme al lancio dal dal NASA’s Kennedy Space Center in Florida, dell’Ares I-X, il prototipo di collaudo dell’Ares I destinato a portare nello spazio la navetta Orion in una riedizione, spero aggiornata, dei lanci delle missioni Apollo.

Al solito il sito della NASA ci offre le spettacolari immagini del lancio di uno dei più brutti vettori mai concepiti nella storia dell’astronautica.

Molte misteriose sparizioni, avvenute nell’ultimo secolo, in tutto il mondo vengono “spiegate” tutte insieme in una sera del 2004 quando una sfera di luce colpisce la Terra per svanire sulle rive di un lago e lasciare al suo posto 4400 persone, incredule e spaesate.
Questi “ritornati”, vengono immediatamente posti in quarantena per poi essere rilasciati, sia pure sotto stretta sorveglianza dell’NTAC una delle tante sigle di improbabili agenzie facenti capo alla sicurezza nazionale che circolano negli USA.
Questi “ritornati, provenienti dalle varie epoche, pian piano cominciano ad adattarsi alla società del XI secolo ognuno con i propri drammi e i propri problemi. Ben presto però si scopre che alcune di queste persone stanno sviluppando dei poteri superumani, poteri che, ovviamente possono essere usati per il bene o per il male e poteri che come nella trama di X-Men spaventano le persone “normali” che tendono dunque ad emarginare i “ritornati”.
Dopo varie vicissitudine sfuma l’ipotesi del rapimento alieno alla base del mistero dei 4400 e si scopre che in realtà questo sono stati rapiti e potenziati da essere umani provenienti da un futuro, un futuro di distruzione e di morte che potrà essere salvato solo da questi 4400 individui e dai loro nuovi poteri, poteri che in realtà avevano tutti i “ritornati” ma che il governo aveva sopito con un inibitore della sostanza che sviluppa il potere dei 4400, la proimicina. Il futuro però è più complesso di quello che appare e a fronte di una fazione che vuole salvarlo dalla distruzione esiste una fazione decisa a mantenere il proprio status quo e che non esita a mandare una sorta di anticristo, nella forma di una splendida ragazza, Isabelle, indietro nel tempo per fermare i 4400. Tutte e quattro le, brevi, stagioni si snodano fra la lotta fra il bene e il male nel passato e nel futuro dove al centro di tutto ci sono due investigatori dell’NTAC, Tom Baldwin e Diana Skouris le cui vicende personali saranno intrecciate a quelle dei “ritornati”.

Che dire della serie, per alcuni aspetti l’idea non era malvagia, anche se è stata sviluppata in maniera a volte troppo sbrigativa e semplicistica. Inoltre nella trama delle quattro stagioni ci sono spesso delle incongruenze narrative che lasciano lo spettatore un po’ perplesso. Degni di nota, invece, alcuni poteri, uno per tutti l’episodio in cui partecipa come guest star Robert Picardo (il medico olografico di ST:Voyager) in cui il “ritornato” Picardo è in grado di accelerare il metabolismo degli individui che vengono in contatto con la sua saliva permettendo a loro di dimagrire e a lui di creare il business del dimagrimento rapido. Nel complesso una serie godibile, per quanto nulla di indimenticabile.

Cast:
Jacqueline McKenzie – Diana Skouris
Joel Gretsch – Tom Baldwin
Patrick Flueger – Shawn Farrell
Conchita Campbell – Maia Rutledge
Chad Faust – Kyle Baldwin
Mahershalalhashbaz Ali – Richard Tyler
Bill Campbell – Jordan Collier
Megalyn Echikunwoke – Isabelle Tyler

Per chi non sapesse cos’è Roomba, basta fare un giro sul sito della iRobot per scoprire che questa ditta ha il suo core business nell’automazione robotica “intelligente”, una specie di primitiva U.S.Robots, così come descritta nei racconti di Isaac Asimov. Certo io avrei tanto preferito comprarmi un iRobot Warrior 700, ma ho chiesto e m’han detto che non è in vendita per i privati cittadini… così ho dovuto ripiegare sull’iRobot Roomba.
Cos’è Roomba? In parole semplici è un aspirapolvere, meglio una scopa elettrica. in pratica un disco alto meno di dieci centimetri dotato di spazzole rotanti e sistema di aspirazione ma sopratutto dotato di un’intelligenza artificiale e una serie di sensori che gli consentono, semplicemente, di procedere da solo alla pulizia della casa, evitando ostacoli, frange di tappeti e scale. La domanda successiva, chiaramente è: funziona? beh in verità io avrei comprato Roomba fin da quando avevo sentito parlare della sua prima versione negli anni ’90. Chi mi conosce e chi ha letto queste pagine, sa ovviamente perchè. Ma tornando alla domanda, ciò che mi ha sempre frenato (oltre al costo e a, all’epoca, a mia madre) è l’incertezza sul funzionamento di Roomba. Comprare un aspirapolvere a 350-400 euro e scoprire che non serve a nulla non è divertente e non avendo termini di raffronto l’incertezza ha sempre stimolato la mia pigrizia. Certo su internet si leggono opinioni entusiastiche, ma si leggono anche su altri prodotti dal costo elevato e dalla dubbia utilità: chi ammetterebbe di aver speso 1000 euro per un oggetto che fa poco più di un robot da cucina cinese da 30 euro. Però la tentazione del Roomba è stata forte, come anche il pensiero di non dover più passare la scopa elettrica, è così, complice eBay, l’ho comprato. Ho preso il modello che più base non si può, l’ho preso come rimanenza di magazzino, ma me lo sono aggiudicato ad un prezzo più basso della metà del prezzo di listino. Così ora posso rispondere alla domanda: il Roomba funziona!!!
Dopo le sue 16 ore della prima ricarica oggi pomeriggio era pronto ad eseguire il nostro semplice ordine: CLEAN!
Abbiamo premuto il pulsante, l’abbiamo guardato affascinati per cinque minuti, passare sotto i tavoli, fra le gambe delle sedie, scomparire sotto i mobili, poi siamo usciti e quando siamo tornati: TUTTO PULITO!
Un minuto per svuotare il cassettino dello schifo raccolto e dare una pulita alle spazzole e poi di nuovo a cuccia per un’altra ricarica.

Certo che in questi giorni ne accadono di cose strane. Prima l’ex leader dell’MSI che lancia l’idea di istituire l’ora di religione islamica, poi la proposta trasversale di estendere il voto amministrativo agli immigrati da almeno cinque anni e adesso il ministro filo-leghista dell’economia che abbraccia la teoria del posto fisso come panacea per la stabilità sociale. Sembra quasi che, con la sinistra occupata nelle primarie all’amatriciana e cha ha ormai definitivamente abdicato al ruolo di opposizione, anche in parlamento, i partiti di governo abbiano deciso di farsi opposizione da soli. Così mentre i tifosi della politica continuano a seguire la loro squadra in trasferta, indossando la sciarpetta con i colori sociali, mi tocca sentire da sinistra che il liberismo, in fondo, non è poi tanto male, con i sindacati che ormai plaudono a rinnovi di contratti di lavoro che se fossimo negli anni settanta li avrebbero presi a calci nel culo fino al 2020(vedi contratto Metalmeccanici) e da destra che la mobilità non è un valore da perseguire e che anzi la precarietà è deleteria per la stabilità sociale (grazie al cazzo eh). Meno male che Silvio c’è a ricordarmi che vivo in italia e che tutto questo, tanto per cambiare, è un pessimo reality show.

Buona azione quotidiana oggi pomeriggio. Usciamo in macchina direzione IKEA, svincolo della tangenziale, Citroen C3 contromano in lontananza comincio ad immaginare l’epiteto da rivolgere allo scellerato autista, quando mi avvicino e una signora, stravolta mi fa cenno di aiutarla. Accostiamo, esco dalla macchina e mi avvicino alla signora sconvolta, la C3, aveva preso lo svincolo troppo velocemente e dopo un testa-coda si è fermata in bilico su un fosso appoggiata su un muretto cone le ruote anteriori che non poggiavano sulla strada. C’è mancato poco per la signora che ha corso il rischio di capottare. Per rimettere la macchina in strada è bastato solevarla un po’ da dietro con l’aiuto di un altro tizio che si è fermato a dare una mano. Pochi danni per la macchina, anche se una controllatina la farei dare e solo un brutto spavento per la signora che è tornata a casa su tutte e quattro le sue ruote… Io, beh me ne sono andato all’IKEA a valutare se comprare una Billy in edizione speciale realizzata per festeggiare i trenta anni della famosa libreria che ha venduto 41 milioni di pezzi in tutto il mondo. In realtà ho liberato un po’ di spazio nello studio e una nuova libreria ci sta tutta, magari con le ante. Forse prendo quella in foto. Per ora me ne sono tornato a casa con tre blister di pile alkaline.

AGGIORNAMENTO 25 ottobre 2009 (vedi foto):
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