Ormai non è più possibile sfuggire agli occhi indiscreti dei videofonini sparsi in tutto il mondo. Così grazie a questa tecnologia, che per chi non lo sapesse, è stata riportata dalla squadra SG-1 nel 1999 da un pianeta degli Antichi, abbiamo, finalmente, le prove, inequivocabili, che in Russia c’è appena stata una visita dei Goa’uld. Dai filmati, apparsi in tutte le televisioni europee e di cui riporto i fotogrammi più significativi, appare evidente che una nave di classe Ha’Tak, dopo essere uscita dall’iperspazio il 9 dicembre nei cieli della Norvegia si è diretta in Russia da dove è ripartita il 18 dicembre. Da fonti vicine al Comando SG sembrerebbe che lo stesso Apophis si sia recato a far visita al suo alleato Putin sul pianeta Terra per prendere accordi circa lo sfruttamento di un giacimento di naquadah ritrovato durante una spedizione scientifica nella Siberia settentrionale. Si ignora se il presidente russo sia egli stesso un ospite di un Goa’uld, ma prove sempre più insistenti fanno ritenere che ci siano numerosi simbionti che hanno preso il controllo di alte cariche del vecchio continente. Ambienti vicini ai Social Network, in particolare a Youtube, inoltre, ritengono che lo stesso attentato al Presidente del Consiglio italiano non sia stato altro che un complotto, ordito da un commando di Jaffa di Apophis, con il chiaro scopo di distrarre l’attenzione mediatica del popolo europeo dalla notizia, molto più importante, dell’avvistamento Goa’uld sulla Terra. La tesi è avvalorata da una mata hari del KGB che ha rivelato che il cosidetto “lettone di Putin” sia il nome in codice di un Sarcofago Goa’uld nella disponibilità del Presidente Russo, un dispositivo (stando agli archivi segreti del Comando SG, trafugati da un hacker indianoiraniano, lo stesso che ha bloccato Twitter in questi giorni) derivato dalla tecnologia degli Antichi capace di rigenerare la forma fisica di un individuo alterandone a lungo andare la personalità. State attenti dunque e segnalate immediatamente al comando SG strani luccichii negli occhi dei vostri vicini che indichino la presenza del simbionte e quando festeggiate il prossimo Capodanno pensate che il 2012 è vicino.

La spirale che si apre nei cieli della Norvegia è evidentemente una frattura dello spazio tempo che si apre quando l’Ha’Tak di Apophis esce dall’iperspazio nell’atmosfera terrestre. Sui media questo fenomeno è stato etichettato, fin troppo frettolosamente, come un fallito esperimento missilistico russo.

Qui osserviamo il volo dell’Ha’Tak di Apophis sulla piazza Rossa, molto probabilmente qualcosa non deve aver funzionato bene nei dispositivi di occultamento della nave. Per spiegare il fenomeno i media, asserviti alle forze Goa’uld hanno parlato prima di manipolazione del filmato e successivamente di ologramma proiettato sui cieli della città.

Questa foto, trafugata da un hacker indianoiraniano dagli archivi del Comando SG è stata ripresa dalla squadra SG-1 in un deserto sul pianeta Abydos. nella foto si vede la nave madre di Ra, uno dei più famosi e sanguinari Signori del sistema. Si noti come la nave di Ra abbia una configurazione simile a quella della astronave osservata volare sopra la Piazza Rossa.

Correva l’anno 2001, internet non era ancora, definitivamente, un mass media ma era già piuttosto popolata, non c’erano ancora i Social Network, ma le cose non erano poi tanto diverse da oggi ed anche se la percentuale di bimbiminkia in giro senza badante sul web non era minimamente paragonabile a quella di oggi, c’era già una discreta rappresentanza di imbecilli fascistoidi illiberali. Voglio ricordare oggi la storia di una degli hoax meglio riusciti di tutti i tempi (anche meglio di John Titor) e sopratutto della reazione inconsulta che ha suscitato all’epoca. Parlo di bonsaikitten.com; per chi non ne avesse mai sentito parlare, riassumo in breve, che si trattava di un sito sulla “nobile” arte dei gatti bonsai. Gatti fatti crescere in un contenitore di vetro in modo da deformarli fino a far loro prendere la forma del contenitore, con tanto di foto e spiegazioni varie su come realizzare l'”opera”. La burla, messa in piedi da alcuni studenti del MIT (del resto il gatto nel dodecaedro doveva pur voler dire qualcosa), all’epoca fu smentita abbastanza velocemente anche da fonti autorevolissime (vedi la rivista Wired), del resto le immagini erano inequivocabilmente taroccate, ma la notizia ha continuato a circolare per mesi e a riempire di indignazione newsgroup, forum e finanche i giornali. Che cosa chiedevano tutti? Ovviamente l’oscuramento immediato di bonsaikiten.com e di tutti i siti che, nelle varie lingue, avevano riproposto la stessa burla, questo anche anni dopo che il sito era stato definitivamente chiuso. Il fatto è che dopo quasi dieci anni le cose, sono semplicemente peggiorate, e se prima si chiedeva la chiusura di un sito sull’onda emotiva dell’indignazione popolare oggi si parla addirittura di una legge che consenta la chiusura di blog, siti, gruppi su social network che inneggino a questo o a quello e dopo i fatti accaduti al PdC, che hanno visto nascere gruppi su Facebook santificanti l’assalitore, le cose rischiano di precipitare fin troppo velocemente. Il punto è che pur essendo io d’accordo che la libertà di dire cretinate termina dove inizia l’apologia di reato, deve essere fondamentale ricordare che siamo ancora in uno stato dove la responsabilità penale è personale e dove se qualcuno commette un reato sia nel mondo reale che su un social network può e deve essere perseguito per quel reato e non si deve condannare, o peggio, oscurare il medium (altrimenti si dovrebbe definitivamente oscurare la TV, ma questo è un altro discorso). Non occorre inventare altre fattispecie di reato, non serve pensare a nuove misure per arginare il fenomeno, il codice penale è già li bello e pronto, basta utilizzarlo, se poi quello che da fastidio è che internet amplifichi i discorsi da bar trasformando le cazzate in movimenti politici, beh credo che l’intervento sia da fare nella testa della gente.

P.S.L’immagine è la copertina del CD Psychobilly dei… Bonsai Kitten :-)

Dexter è un serial killer. Lui non prova sentimenti, uccidere è il suo unico piacere, ne sente il bisogno viscerale, come una fame insaziabile che non riesce mai a placare del tutto. Dexter però uccide secondo un codice, il codice di Henry (suo padre adottivo), una specie di galateo della morte che lo porta ad ammazzare solo persone che si sono macchiate di orribili delitti, altri serial killer o comunque omicidi pronti a reiterare il reato e che in qualche modo sono sfuggiti alla giustizia. Dexter li segue, li addormenta, li lega nudi su un tavolo avvolti nel cellophane, prende loro un campione di sangue da uno zigomo, che conserva in un vetrino quasi come una reliquia, aspetta che si sveglino per metterli di fronte alle foto delle loro vittime e dopo semplicemente li ammazza e li fa letteralmente a pezzi. Alla fine usa delle buste dell’immondizia per conservare i pezzi di corpi per poi buttare tutto in mare. Non c’è cattiveria in Dexter, solo fame.
Dexter è una delle più belle serie TV degli ultimi anni e al contrario di quanto sembrerebbe da ciò che ho scritto sopra è tutt’altro che una serie cupa. Dexter, per tutta la vita, è stato addestrato da Henry, suo padre adottivo, a mantenere un basso profilo, a nascondere la sua vera natura cercando di avere un comportamento “normale”. Così Dexter finge di voler bene alla sorella adottiva Debra, finge di avere un normale rapporto di coppia con Rita, finge di amare i bambini della sua compagna, finge di provare disgusto di fronte ai reati di cui è testimone lavorando per la scientifica della polizia di Miami. In realtà Dexter non prova sentimenti è solo come un lupo affamato, con uno strano codice etico, che cerca di ritrovare se stesso vittima dopo vittima, cerca di sapere cosa si prova ad avere il cuore che batte all’impazzata. Nella prima stagione, pian piano si scopre che il comportamento di Dexter dipende da quello che gli è successo prima di essere adottato da Henry e che forse chiunque di noi in quelle condizioni sarebbe diventato uno psicopatico, un serial killer, o tutti e due. La sigla iniziale della serie, poi è un vero capolavoro, che ne riassume esattamente lo spirito; se non l’avete ancora visto, guardate Dexter, ne vale la pena.

Non amo particolarmente il Natale, quest’anno però, sarà l’entusiasmo del bimbo, sento di più l’atmosfera natalizia. Oggi è la festa dell’Immacolata, tradizionalmente, dalle mie parti, si mangiano, panzerotti(*) e si mettono su il presepe e l’albero di Natale. Sinceramente la ricostruzione della natività di Gesù Cristo non mi ha mai detto molto a parte i bei ricordi d’infanzia quando mio padre era meno pigro di quanto lo sia diventato invecchiando e insieme si passavano interi pomeriggi a costruire casette e montagne; l’albero di Natale invece… L’albero di Natale mi piace, è pacchiano quanto basta, è un simbolo laico, volendo pagano, di quella che è sempre stata da ben più di 2000 anni una festa commerciale, è legato al Natale certo ma quanto lo può essere il Babbo Natale della Coca Cola, simboleggia la festa, la piazza e l’allegria, poi a me, lo sanno tutti, piacciono tanto le lucine.

Quindi anche quest’anno presepe e albero di Natale, anche se in verità sono già su da 10 giorni, sai com’è visto la fatica e il casino del mettere in piedi gli addobi natalizi che almeno durino il più possibile, e poi mi sono uniformato ai tempi della grande distribuzione ;-)

(*) Il panzerotto è un prodotto tipicamente pugliese e quando non si specifica è fritto. Il panzerotto non è un calzone e nemmeno una pizza chiusa che sono cose diverse. Purtroppo al di fuori della Puglia vengono spacciate per panzerotti un’infinità di cose ma generalmente sono delle immani porcherie che somigliano al panzerotto esattamente come un Sofficino Findus. Il panzerotto viene fatto con una pasta simile a quella del pane e della pizza che viene farcita con pomodoro, mozzarella e parmigiano e viene fritta nell’olio bollente(tanto olio). Qualunque altro ripieno è da considerarsi blasfemo e comunque porta come risultato finale a qualcosa che non ha nulla a che fare col panzerotto.

Su tutti i giornali e telegiornali è stata diffusa la notizia che due maestre di un asilo nido privato sono state arrestate per maltrattamenti ai bambini di cui avrebbero dovuto prendersi cura. Tutto ciò è nell’ordine naturale delle cose, un delitto e le forze dell’ordine che intervengono, certo l’arresto potrà sembrare eccessivo, ma la polizia aveva effettuato delle riprese video su segnalazione di alcuni genitori e dunque ha praticamente arrestato in flagranza le due maestre. Tutto bene quel che finisce bene, dunque, salvo che, come al solito non siamo in un paese normale, ed ecco che le riprese della polizia sono state diffuse dai TG nazionali e sono tutt’ora fruibili alla massa tramite Youtube. Tutto ciò non ha fatto altro, ovviamente, che contribuire ad alimentare una spirale di odio che serve a nutrire i più biechi istinti. Così fai un salto su Facebook e ti ritrovi decine di richieste di partecipazione a gruppi che vogliono dall’ergastolo, alla sterilizzazione, fino alla pena di morte per le due maestre probabilmente colpevoli di aver maltrattato dei bambini e su vari canali televisivi ecco inutili talk show ad enfatizzare quella che, tutto sommato, è una banale notizia di cronaca locale. Tutto ciò in un paese dove un mafioso, sicuramente colpevole di decine di efferati omicidi, e quando dico efferati intendo roba che potrebbe dare spunto ai peggiori incubi di Lovercraft, si “pente” e viene protetto e mantenuto a spese della comunità senza che nessuno abbia nulla da ridire. In questo paese, dove le due accusate, a leggere i commenti, non avrebbero nemmeno diritto alla difesa, ma dove il malcostume e l’illegalità dominano la scena politica ed economica, sembra che, in questi giorni, il problema più grave siano due strattoni dati ai bambini. Bene inteso, parlando da padre che lascia il pupo di due anni all’asilo non solo condanno l’atteggiamento delle maestre ma comprendo completamente lo sfogo emotivo dei genitori di quei bambini, ma da qui a farne un problema nazionale, con tanto di intervento di un ministro (vabbè!) francamente… spero solo che, tutto ciò, sia lo spunto per aumentare i fondi per aprire nuovi asili nido pubblici, ma non credo.