birra_tedescaE’ un po’ che non scrivo un post, purtroppo fra casini famigliari, lavoro e poi qualche giorno di vacanza sono sempre più “mobile” e scrivere un post col tablet è, come dire, vagamente scomodo.

 

E’ proprio della mia vacanza che voglio parlare oggi. Fra le altre cose sono stato una settimana in Germania, in Baviera; no non vi parlerò delle bellezze crucche (o magari sì) ma voglio  farvi partecipi di alcune riflessioni, diciamo, di natura economica, che in parte ho già condiviso sui social network. Per carità, sono pensieri molto “terra terra” non supportati da alcuno studio scientifico e decisamente soggettivi basati sulla mia esperienza di una settimana, con la famiglia, in un appartamento ad Augusburg una cittadina a una settantina di chilometri da Monaco di Baviera, quindi non venitevene con un trattato di microeconomia a cercare di dimostrarmi che sono un cretino.

 

Il primo impatto con la Germania è stato al distributore di carburante per il pieno di gasolio, guardate sotto.

carburante_germania

 

Visto? Nel momento in cui scrivo il costo di un litro di gasolio in Italia oscilla fra € 1,54 e € 1,64 (lontano dalle autostrade dove siamo intorno a € 1,7), un risparmio di oltre 30 centesimi al litro che corrisponde a quasi 15 euro a pieno (io che faccio tre pieni e mezzo al mese avrei già risparmiato più di 50 euro solo di gasolio).

 

Appena arrivati all’appartamento tocca subito  fare la spesa, andiamo quindi in un normale supermercato di Augsburg a prendere il minimo indispensabile per sopravvivere una settimana. Abituato a fare la spesa qui in Italia sono pronto a sborsare 50 euro e sorpresa… 34 euro e spiccioli.

 

OK questo non vuol dire nulla, ma io che dispongo di un mio paniere personale guardo subito il mio indicatore  preferito per i generi alimentari:

 

 

nutella_germania

 

Visto? Oggi, in Italia, il prezzo della Nutella in offerta (c’è sempre la Nutella in offerta da qualche parte) è di € 6,00 euro al kg, quasi due euro in più.

 

Lo so che queste sono analisi soggettive e che non hanno basi scientifiche, l’ho detto prima, tuttavia appare significativo, invece,  il dato riportato nell’indagine Eurostat del 2012 (vedi articolo del Sole 24 Ore) che ci fa sapere che lo stipendio lordo medio dei dipendenti dell’industria in Italia è pari a 22.701 euro;  quasi la metà rispetto al dato medio registrato in Germania (41.100 euro), e un valore inferiore anche rispetto a quello spagnolo (27.183 euro).

 

A questo punto non mi resta che chiudere con una domanda:

come può essere competitivo un paese dove, in un qualsiasi locale, una Peroni piccola costa il doppio di una birra lager tedesca alla spina da mezzo litro spillata e servita da una bionda alta 1,80?

 

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