Comincio a credere che i pubblicitari di IKEA siano dei geni.

Così il sottosegretario con delega alla famiglia, alla droga, al servizio civile, sen. Carlo Giovanardi (sì, nel governo nel governo del Bunga Bunga c’è anche questo), a proposito del manifesto di sopra:

”L’Ikea  è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale, secondo cui la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda”.

Ora io non credo di essere in grado di fare l’esegeta della Costituzione italiana, non è ho la formazione, la voglia e probabilmente la capacità, ma una cosa è certa: l’articolo 29 della Costituzione dice che “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”, in pratica non dice da nessuna parte che la famiglia deve essere fondata sul matrimonio ma solo che la famiglia nell’accezione di “società naturale fondata sul matrimonio” gode di particolari tutele da parte della Repubblica.

Del resto la Costituzione Italiana non è un dizionario che invece recita:

Famiglia sf
complesso di individui congiunti da vincoli di sangue o uniti da rapporto di parentela o affinità, che vivano insieme

Comunque il motivo del post non è tanto quello di fare le pulci alle dichiarazioni di Giovanardi(*) quanto quello di elogiare ancora una volta l’IKEA per le sue campagne pubblicitarie, ormai si può dire,  dirompenti oltre che per il fatto che, davvero, l’IKEA è aperta alle esigenze delle famiglie.

(*) del resto al novello Savonarola si potrebbe pure eccepire che nella Costituzione non sta nemmeno scritto che il matrimonio debba essere per forza eterosessuale, eh!

 

2 commenti
  1. Angelo
    Angelo dice:

    mio nonno è ancora vivo e mi ha appena regalato il suo manuale di addestramento militare del 1941… non scherzo c’è pure la foto de Re e di Benito

    Rispondi

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