Il 6 giugno 2011, quindi quattro giorni fa, è nato il piccolo Gabriele, il mio secondo figlio e la mia nuova fonte di gioie e preoccupazioni, nei giorni passati non ho avuto molto tempo per scriverne, giusto un paio di messaggi su FB dal cellulare… ora che c’è un po’ di calma relativa, pubblico, con una sola mano, perché l’altra è occupata a tenere il ranocchio frignante, una piccola gallery di questi primi giorni.

Torno sua questione referendum per fare una considerazione, non tanto sui quesiti, quanto sulla campagna a favore del Sì.

In estrema sintesi fate schifo!

E’ vergognoso che si possa dire “porta anche tu un parente (o un vicino) anziano a votare!”,  siamo al limite della circonvenzione di incapace.

E’ vergognoso che vengano pubblicizzate iniziative del tipo “portate tessera elettorale timbrata c’è un caffè / panino / aperitivo / concerto/ teatro gratis”, siamo al limite del voto di scambio.

E’ vergognoso che si possa fare terrorismo con frasi del tipo “l’acqua è come l’aria, senza si muore”, vai a farti fottere, prendi  un’ampolla e corri a prelevartela alla sorgente.

E’ vergognoso che venga strumentalizzata la tragedia accaduta in Giappone per portare consensi ad un quesito che non è nemmeno quello per cui sono state raccolte le firme. A titolo di informazione Tokyo NON è una città fantasma!

Per queste ragioni oltre che, entrando nel merito dei vari quesiti, per la disonestà intellettuale condita da profonda ignoranza propugnata in questi giorni dai promotori del Sì mi sta venendo seriamente voglia di astenermi da tutti i referendum, anche perché, francamente, in questi giorni, ho cose più importanti da fare che sprecare buttare via dilapidare impiegare mezz’ora per andare a votare per quello che, sostanzialmente, è diventata niente più una consultazione politica.

E poi… come ha detto una mia amica:-Voterò NO sul nuculare, e spero che ne muoia un sacco di gente, cazzo.- ;-)

Io mi chiedo quale sia il meccanismo che spinga persone intelligenti e con una cultura superiore a credere ciecamente a cose quanto meno improbabili.
Questo post nasce dalla discussione con un amico sulla possibilità o meno di poter realizzare una centrale energetica in Grecia a partire dalla famosa dimostrazione di gennaio a Bologna dell’Energy Catalyzer inventato da Andrea Rossi con il supporto scientifico del Prof. Sergio Focardi dell’Università di Bologna.
Ora il mio atteggiamento di fronte ad un apparecchio che promette di produrre attraverso una qualche reazione nucleare più energia di quanta gliene venga fornita è quello di chiedermi perché. Io non sono un fisico, non pretendo di scendere nei dettagli ma solo di capire a grandi linee come se c’è una possibilità che il giocattolo funzioni.funziona il giocattolo. Il fatto è che per la macchina di Rossi sappiamo cosa entra, sappiamo cosa esce, non sappiamo cosa c’è in mezzo e questo, per me,  mette fine a qualunque discussione in merito dal momento che rende qualunque prova subordinata alla presenza dell’inventore. Certo magari il sistema funziona e ci sono anche dei buoni motivi per tenere nascosto l’ingrediente segreto, non lo metto in dubbio e non è questo il problema; il fatto è che io in un caso di questo genere ragiono in maniera concreta, uso il buon vecchio Rasoio di Occam, per me se una cosa è improbabile che funzioni la spiegazione più semplice è che non funziona finché non si dimostra il contrario e l’onere della prova non spetta a me. Nel caso dell’Energy Catalyzer sarei felice se fosse dimostrata la possibilità di produrre energia attraverso una reazione nucleare a bassa temperatura e senza nessun impatto ambientale e sono sicuro che se ci saranno applicazioni industriali per questa invenzione non solo il suo creatore diventerà ricco ma tutto il mondo ne beneficerà.

La cosa che mi lascia seriamente perplesso, invece, è che ci sono persone (non stupide) che di fronte ad un annuncio del genere ti rispondono che non serve una pubblicazione scientifica perché gli scienziati sono tutti controllati dai poteri forti e, per questo, la rivista Nature avrebbe messo al bando qualunque articolo sulla Fusione Fredda; bastano quindi un paio di interviste di Rai News 24 e un documento interno dell’ENEA(costato un miliardo e mezzo di lire) per decretare con assoluta certezza non solo la possibilità di produrre energia a partire da una reazione nucleare scatenata da un catalizzatore ma anche che tutte le ricerche a riguardo sono ostacolate dalla lobby del petrolio. Sinceramente non capisco, l’unica cosa che so è che ne ho le palle piene di cospirazioni e teorie complottiste.

Nella foto una bella, sana, naturale fusione nucleare!

Il Wrestling ha segnato un’epoca della televisione italiana. Prima diffuso sulle TV private con gli incontri dei lottatori giapponesi e successivamente dalle reti Fininvest, con i match della World Wrestling Federation,  commentati dalla voce di Dan Peterson, questo sport/spettacolo è stato un appuntamento fisso per tutti i ragazzini degli anni ’80.

Il Wrestling è un grande circo mediatico/sportivo che vive di icone, di personaggi: Hulk Hogan, Andrè The Giant, The Underteker, fino al più recente John Cena; uno di questi divi della lotta è stato Macho Man Randy Savage.

La storia di Macho Man Randy Savage, nel Wrestling, è stata caratterizzata, oltre che dai suoi sgargianti costumi, da una lunga serie di faide con tanti incontri e scontri con l’amico/rivale Hulk Hogan e persino con un matrimonio sul ring con Miss Elizabeth, vera prima diva della WWF.

Randy Savage, più volte campione del mondo della WWF, ci lascia, purtroppo, all’età di 59 anni per le ferite riportate a seguito di un incidente stradale a Tampa, in Florida, dovuto, pare, alle conseguenze di un infarto mentre era alla guida.

R.I.P.

E’ partita oggi alle 8:56 dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in direzione Stazione Spaziale Internazionale, l’ultima missione dello Shuttle Endeavour. Rimane un ultimo lancio degli Space Shuttle, quello dell’Atlantis programmato per giugno.

La missione STS-134 porterà sulla IIS l’Express Logistics Carrier (ELC) e l’Alpha magnetic Spectrometer, apparati progettati, con la collaborazione italiana, per lo studio dei raggi cosmici, della materia oscura e dell’anti-materia. A bordo dello Shuttle anche il nostro connazionale, Roberto Vittori, che si porterà dietro una bandiera italiana per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

I lanci degli shuttle hanno accompagnato la mia vita, pensare che fra poco tutte le navette saranno  in pensione, chiuse nei musei aerospaziali e ripresi dalle fotocamere dei turisti, mi intristisce non poco.

La foto (cliccabile) non rappresenta l’Endeavour ma volutamente il Columbia alla sua prima missione, STS-1.

Buon viaggio.