Tutt’altro che inatteso l’annuncio di questi giorni di Google di realizzare un suo SO desktop basato sul kernel linux e con un’interfaccia utente derivata da Chrome, in pratica un browser internet per sistema operativo con la possibilità di farci girare web application utilizzando un tiny Pc come può essere un qualunque netbook.
Ricordo anni fa un aricolo su MC (Microcomputer) che profetizzava un ritorno ad un’architettura fatta di terminali e server centrali per le elaborazioni; per me, felice possessore di un Pc basato su Intel 80286, questa era un’idea sconvolgente. Il fatto di non avere “materialmente” nel mio favoloso Hard Disk da 40 Mb (si Megabyte) il software e i dati da trattare mi sembrava fuori da ogni logica eppure a pensarci adesso… francamente a parte, forse, Gmail, ad oggi, tutte le web application che ho visto fanno un po’ cagare, ma ciò non vuol dire che non si possa migliorare, specie con uno sviluppo ad hoc dei sistemi operativi. Qualcuno obietterà:-ma come fai a far girare Autocad in un browser?-. E la risposta è sempre la stessa:-Quanti usano Autocad?-. La gente usa il PC al 90% su Internet: social network, istant messaging, posta elettronica, qualche blog e poco altro; le uniche cose che si fanno off-line è scrivere qualche documento con Word o aggiornare il bilancio famigliare con Excel. In quest’ottica Chrome OS potrebbe trasformare il PC in un vero elettrodomestico, un aggeggio perennemente collegato ad internet attaccato all’LCD di casa con una minitastiera wireless e, al massimo, una stampantina laser.
Lo scenario che ho descritto, tuttavia, avrebbe un forte impatto sul concetto di privacy. Altro che decreto sulle intercettazioni… bisognerà abituarsi all’idea che i nostri documenti, i dati delle nostre navigazioni, la nostra vita, insomma, siano archiviati e distribuiti sui server di società che NON fanno beneficienza e di cui ci si dovrà fidare per forza di cose, bisognerà riconsiderare, definitivamente secondo me, il significato della parola privacy e non è detto che ciò sia necessariamente un male.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.